HOTEL WESTIN PALACE MILANO
Tasted Tuesday, October 15, 2013 - Saturday, June 28, 2014 by galenico with 1,569 views
Armando Castagno, un nome, una certezza, un mito!!!
(1/23/2014)
Proveniente dal cru Les Créots del paese di Brochon ( non presente nella lista dei 1er cru di CT)
80% diraspato, 15 mesi legno di secondo passaggio.
Caramella cremosa alla fragola e rabarbaro. Naso fresco e sorridente. Già al naso si sentono le note di raspo ancora verde, felce e fogliame.
In bocca ha un potenziale salino brillante, quasi frizzante.
E' molto beverino e piacevole con un marcatissimo retrogusto di rabarbaro e fragoline di bosco
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(1/23/2014)
Vigna argillosa nella parte est della N74.
Biologica, non diraspato. Legno di secondo passaggio.
Naso un pò ossidato, quasi acre di acido acetico, vinaccioli e buccia d' uva. Spezie di coriandolo e paprika.
Esce l' agricoltura biologica, un vino che sa di vigna e di chi l' ha fatta.
Sfondo erbaceo marcato e una volatile persistente.
Al palato escono note caramellate di legno, cera e aldeidi, con un tono amaro e un finale sapido.
Vino molto particolare di valorizzazione estrema del terroir
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(1/23/2014)
100% diraspato. 50% legno nuovo.
Naso molto vario e complesso, tutto giocato su toni dolciastri di liquirizia, violetta e frutta in gelatina.
Il legno giovane è ancora presente.
Conosco bene i grand cru di Drouhin, ma questo Lavaux mi ha un pò deluso. Molto esplicativo e didattico di una vigna che dà vini equilibrati, gentili ma poco complessi e un pò banali
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(1/23/2014)
Gorgeous sexy nose!!! Creamy and sweet with such elegance and a backbone of coffee powder and pepper.
The taste it is a bit hard, crisp acidity balanced by a chewy red fruit.
Mouth-coating stuff
Really good!
100% diraspato. Macerazione di 23 giorni.
Naso stupendo!! Cremosissimo e dolciastro di grande eleganza, con finale di polvere di caffè e pepe.
In bocca è un pò duro, con un' acidità veemente e molto persistente che si equilibra nel finale con un frutto rosso croccante.
Davvero buono!
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(1/23/2014)
kaleidoscopic nose, really complex and seducent.
Dark flint minerality and polished brass. Pleasant notes of vanilla oak and caramel gelée fade in.
oily and full-bodied, with a floral finish that gives femininity. Superb!
On the palate minerality is still present balanced together with a softcreamy fruit, unfortunately the body is a bit thin and lacks a great long finish.
Vino raro, solo 600 bottiglie.
100% diraspato. 50% legno nuovo
Naso fantastico e caleidoscopico. Mineralità cupa di pietra focaia e ottone lucidato. All' aria escono le note vanigliate di legno e caramella gelée.
Già al naso la materia è grassa e corposa, con un finale floreale che dona femminilità. Stupendo!!
In bocca torna la mineralità bilanciata al frutto cremoso, ma il corpo è un pò esile e manca di persistenza nel finale
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(1/23/2014)
One of the most elegant and feminine Clos St. Jacques.
Rustic wild powerful nose, very tangy, almost a taste from the barrel, so young and flashy!
On the palate, strong aromas of rhubarb, great body and sweet vanilla oak.
echoes of rose and geranium on the long, mouth-coating finish.
Still very young, but a really nice wine.
100% diraspato. 50% legno nuovo
Uno dei produttori più eleganti e femminili del Clos St. Jacques.
Naso rustico e possente, molto vinoso, quasi un assaggio dalla botte, tanto è giovane!
In bocca cambia marcia e uno sbuffo di rabarbaro ti investe.
Grande corpo e tannino vanigliato dolcissimo.
Sul finale lunghissimo risounano tocchi di rosa e geranio.
Ancora molto giovane, ma davvero un bel vino
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(1/30/2014)
25% legno nuovo - 90% diraspato
Naso un pò lattico e yogurtoso, gomma pane e tanti fiori.
Ha una notevole corrispondenza gusto-olfattiva e un ottimo equilibrio.
Ancora molto giovane con acidità e tannini ancora da ammorbidire.
Finale un pò vanigliato e cioccolatoso da legno giovane e vinaccioli.
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(1/30/2014)
Bursting young fruity and floral nose. Typical of Griotte.
It needs air to unleash a flesh of red fruit jelly and balsamic notes.
Extremely elegant and feminine, lacking the robust fruit and earthy notes typical of Gevrey.
Salty and mineral for a 2011 and really too young, but it's gonna be great stuff in a few years.
Naso inebriante e ruffiano. Ha bisogno di aria per sprigionare una bordata di frutti rossi in gelatina e note balsamiche.
Già al naso si sente l' esuberanza di note di aldeidi e la giovinezza del legno non ancora amalgamato.
Per essere un 2011 ha acidità e sapidità notevoli.
Vino molto elegante e femminile, in cui mancano le note terrose e il frutto robusto tipico di Gevrey.
Tra qualche anno sarà un bel vino.
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(1/30/2014)
Vigne del 1949. 100% legno nuovo. 100% diraspatura.
Viene dalla zona più alta e più fresca del Clos de Bèze.
Naso suadente e fantastico, solite note lattiche e yogurtose tipiche del 2011. Cascata di fiori e karkadè, non si sente il legno nuovo.
In bocca è molto giovane e manca ancora del corpo degno di un Clos de Bèze, ricchissimo di note di violetta, molto puro e femminile.
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(1/30/2014)
Surely the Best Pinot I ever had.
Compared to Douhin-Laroze Clos de Beze has a deeper nose, warmer and less sweeter fruit ... more adult, blueberry and blackberry.
On the palate her comes out the masterpiace!!! Bone-dry and soft, with a touch of salt that balances perfectly with cashmere tannins, sweet, chocolate backbone that reminds me of cola seeds.
Ready to drink now and with a long life ahead.
Mind-blowing
Vigne di 125 anni!! 100% legno nuovo; 85% diraspato
Che dire.... MOSTRUOSO!!!
Rispetto al Clos de Bèze ha un naso più profondo, più caldo e meno dolce...frutta più adulta, mirtillo e mora selvatica.
In bocca è pazzesco!!! Secchissimo e morbidissimo, con un tocco salino che bilancia alla perfezione un tannino di cachemere, zuccherato, cioccolatoso che richiama la cola.
Già pronto da bere adesso e di gran lunga il miglior Pinot che abbia mai bevuto.
UNA MERAVIGLIA
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(1/30/2014)
Multisensorial smelling experience!! Everything you ask from a top class Crand Cru!!
Red orange peel, "chinotto", orange peel, cloves, blood and undergrowth.
On the palate is robust, rounded tannins, but balanced between sweetness and minerality.
Bitter, sharp and very fine, austere, not the fruity as a shameless Griotte or Close Bèze, and drinking good right now. great stuff!!
100% legno nuovo; 80% diraspato
Naso ricchissimo e multisensoriale. C' è tutto quello che ci si possa immaginare.
Spicca la buccia di arancia caramellata, il chinotto, chiodi di garofano, sangue e sottobosco.
In bocca è robusto, tannino presente, ma bilanciato tra dolcezza e mineralità.
Amarognolo, sapido e finissimo, austero, non ha il frutto spudorato come un Griotte o un Close de Bèze, ma è veramente grande!!!
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(1/30/2014)
33% legno nuovo - 60% diraspatura
Colore molto intenso, granato opaco.
Naso già terziarizzato di erbe offcinali, vermouth e prugne cotte.
In bocca è dolciastro, corposissimo, lungo e avvolgente.
Manca dell' acidità, dell' eleganza e della sensualità che mi sarei aspettato.
A mio avviso è già un pò "cotto"
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Serata fantastica, piccoli produttori in mezzo ad altri più grandi.... adoro il tocco di Moray!
(2/13/2014)
100% aligotèda vigne di 100 anni. 0% legno nuovo.
Primo aligotè della mia vita. Che dire...ha qualche caratteristica dello chardonnay, il marzapane, lievitoso, ammandorlato, ma spuntano altri caratteri piu esotici, poi molta sapidità e una speziatura muschiata.
In bocca si sente che non ha fatto la malolattica e l' annata 2010 amplifica questa acidità e freschezza.
Intenso e penetrante, dalla beva assassina.
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(2/13/2014)
Domaine fallito che non produrrà ahimè piu vini...
0% legno nuovo, 100% diraspato.
Grande village, rubino luminoso, quasi trasparente.
Naso inebriante di frutta giovane, quasi smaltata, voluttuoso e finissimo. Poi lavanda, incenso e un finale caramelloso stupendo.
La bocca è fresca e mentolata, leggera, ma non magra.... finale in punta di piedi di gelatina dolce che chiude con tanta tanta grazia.
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(2/13/2014)
75% legno nuovo. 100% diraspato.
Parcella al confine con Clos de la Roche, che fa sentire il nervosismo e l' irrequietezza tipica del cru.
Al naso è un Clos de la Roche in miniatura: fiori rosa, sale, rossetto e mineralità amara.
In bocca è ancora giovane e un pò nervoso, le tonalità amaricante del pompelmo rosa donano molta freschezza e bevibilità.
Forse un pò troppo sapido e non molto bilanciato
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(2/13/2014)
50% legno nuovo. <50% diraspato.
Sesta annata che assaggio dal 2002 fino al 2011, uno dei primi vini che mi ha fatto innamorare della Borgogna.
Assaggiato l' anno scorso al Domaine e già in gran forma.
Naso elegantissimo e classico del Lambrays.
Intitolerei questo naso 2011 "tripudio d' oriente"!!
Karkadè, cannella, spezie indiane, e fiori amaricanti. Una gemma.
In bocca si sentono ancora i raspi un pò verdini e le note vegetali lo rendono ancora un pò giovane....
Te ne bevi una bottiglia senza accorgertene!!
Sarà un grande vino tra qualche anno
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(2/13/2014)
20% legno nuovo. 100% diraspato
Naso più sussurrato rispetto al Lambrays, giovane, ma nettissimo, tutto giocato su note amare, davvero particolare.
Eleganza dell' arancia amara, sakè e foglie umide.
In bocca è ancora indietro, un pò compatto, nervoso e pulsante.
Ha bisogno di tempo, ma c'è tanta materia e una buona vena di acidità.
Molto buono
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(2/13/2014)
50% legno nuovo. 100% diraspato.
L' opposto del Clos de la Roche, come è giusto che sia!
Naso più dolce, morbido e gentile, quasi zuccheroso.
In bocca esce il fantastico 2010, teso, corposo e suadente.
Un grande grande vino
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Les amoureuses e Bonnes Mares, da brividi!!
(2/20/2014)
Vigne del 1939. 50% legno nuovo. 100% diraspato
Naso fortissimo, bouquet di fiore su parquet di buccia di mandarino.
In bocca è un tripudio di karkadè, the rosso e caramella gelée.
Vino molto sorridente ed equilibrato, pronto da bere
Manca di complessità,spinta acida, di un allungo finale.
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(2/20/2014)
Biodinamico. 1/3 legno nuovo. 80% diraspato.
Naso elegantissimo e pungente, buccia di agrumi, foglie di limone strofinate, bergamotto.
In bocca è la definizione della "potenza senza peso". Torna l' agrume e una bellissima vibrazione acida che si bilancia con il finale dolce boisé.
Davvero un buon vino fresco e piacevole, perfettamente didattico di una vigna all' uscita di una combe.
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(2/20/2014)
1/3 legno nuovo. 100% dirsapato. Vigna in piano.
Naso più caldo e morbido dei precedenti, bassa acidità percepibile già al naso. Gradevole tocco floreale di violetta e geranio.
In bocca è un po' troppo sferico, manca di sapidità e acidità. Facile, ma poco ficcante.
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(2/20/2014)
1/3 legno nuovo. 70% diraspato. ( annata corretta con zuccheri)
Vino austero che promette mineralità.
Naso ancora giovane, ma ha già un corpo grandioso.
In bocca sfoggia frutto scuro, teso e una mineralità amara.
Legno ancora rilevante, tannino ancora troppo presente.
Non bere per qualche anno, uno spreco ora.
Sarà sicuramente splendido, ma per ora mi ha un po' deluso
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(2/20/2014)
1/3 legno nuovo. 100% diraspato.
Grand cru travestito da 1er cru!
Al naso ha tutto!! E' un magma polveroso pronto a scoppiare.
Frutto scuro fantastico, mora, fiori e sale. Corpo e texture poderosi già al naso.
In bocca materia salina, mineralità agrumata e un finale di frutta caramellata che dona un equilibrio immenso.
Una bolla sferica incantata. Meraviglioso
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(2/20/2014)
Biodinamico. 60% legno nuovo. 100% diraspato.
Parte alta della vigna, con roccia calcarea bianca.
Un Bonnes Mares davvero elegante
Naso ceroso, rossetto e note boisé.
Frutto profondo, caldo e suadente, quasi etereo.
In bocca ha meno corpo rispetto al Groffier, ma è stupendo, elegantissima mineralità chiara, quasi asciugante e agrumata.
Nel finale un mazzo di violette suadenti. Bellissimo vino
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Interessanti i bianchi, i rossi non sono il mio genere di Borgogna. Sicuramente bevuti troppo giovani, ma li trovo troppo mascolini, corposi e tannici.
Poca finezza e femminilità
(2/26/2014)
50% legno nuovo.
Giallino paglierino timidino.
Sbuffo di solforosa appena percettibile, tocco " champagnoso" al naso e mineralità gessosa, limone e pietra pomice.
Entra in bocca e la mineralità e un pH da malico ti aggrediscono. Sicuramente un vino longevo e piacevole.
Forse manca del frutto e del corpo delle migliori annate o dei vini del sud
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(2/26/2014)
25% legno nuovo.
Al naso un baby-Meursault! Burro diluito, corpo e pasticceria, caldo e pulito. Una sfera finissima.
Passato un piccolo residuo di legno dolce, al palato la sapidità è ben bilanciata con un frutto grassoccio, quasi esotico.
Non ha il corpo di un Meursault, ma è pulitissimo e vibrante.
Buono
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(2/27/2014)
100% legno nuovo. 100% diraspato. vigne del 1964
Naso glassato di frutta che pulsa, un pò etereo e alcolico.
Stenta ad aprirsi, toni verdi e balsamici. Sul finale esce un tocco amaro di rosa e rabarbaro.
In vocca è corposo, ma troppo giovane, tannino teso e nota amara animale in chiusura.
Troppo giovane
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(2/26/2014)
80% legno nuovo. 100% diraspato.
Naso pulitissimo, secchielli di frutta rossa scintillante su un tappeto di fiori provenzali, glicine, muschio. Preludio di primavera.
In bocca è un velluto di rose e viole, corposo e femminile. Peccato il finale giovane, un pó asciugante.
Se tra qualche anno mantiene il frutto e si smorza la tensione del tannino.... allora wow!!
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(2/26/2014)
Naso più compresso, c' è meno frutto e più aromi scuri, incenso, eucalipto. Piuttosto etereo e agrumato sul finale.
In bocca è profondo con spezie, frutto e tannino più austeri e scuri. Stile diversissimo da Anne Gros, più ossidativo e terziarizzato.
Molto pompelmo e spinta di buccia di agrume amaro sul finale.
Niente male
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(2/26/2014)
Rubino più scuro, denso. Naso compresso, austero e profondo. Fiori secchi da cimitero e salinità cupa.
In bocca grande corpo, possente e ruvido.
Toni terrosi e un tappeto di sale.
Vino virile di grande cilindrata che necessita di piatti sostanziosi.
Un pó chiuso e troppo giovane.
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(3/5/2014)
0% legno nuovo. 60% diraspato. Vigne di 80 anni.
Naso floreale elegante, ma esile. Bel naso per un bourgogne. Tocco di raspi verdi e poca sostanza. In bocca delude: troppo verde e acidulo.
Un rosso da pesce
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(3/5/2014)
15% legno nuovo. 50% diraspato.
Naso croccante e ceroso, pop corn appena sfornati che scoppiettano, tante spezie agrumate e saponetta alla lavanda.
In bocca ha una bella salinità bilanciata a un tannino amarognolo. Torna in chiusura la piacevole aranciata amara
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(3/5/2014)
20% legno nuovo. 70% diraspato.
Naso mediterraneo stranissimo. Pizza al trancio pomodoro e origano.
Poi esce una nota marina di acqua delle cozze e un finale balsamico, quasi da bagnoschiuma al pino silvestre.
In bocca entra la pesca cremosa, bilanciata da una forte acidità ed estrema freschezza. Buono buono!!
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(3/5/2014)
24 mesi in legno nuovo. Non diraspato.
Naso salmastro, macchia mediterranea: Capperi, olive in salamoia, mirto, agrumi e tanta china. Poi si passa in drogheria: erbe officinali di ogni specie, chiodi di garofano.
In bocca è una spremuta di spezie e incenso. Quasi un vermouth.
Sicuramente il marchio di fabbrica di un produttore unico e singolare. Credo che dopo due bicchieri ci si stufi, e di certo non vale 185€!!
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(3/5/2014)
80% legno nuovo. 100% diraspato
Naso stordente di frutto rosso pulsante, ostentato e smerigliato. Uno sboccio di primavera. Si avverte ancora il legno e anche in bocca manca della complessità e del corpo dei migliori grand cru.
Bocca fresca e finale agrumato. Un pó giovane e disciplinato, ma davvero buono ed elegante. Dello stesso stile Meglio il Clos Vougeot
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(3/5/2014)
100% legno nuovo. 100% diraspato.
Vino scuro, austero e introverso.
Naso fumoso, bruma, fiori umidi e legno affumicato.
In bocca è amarognolo, sapido e un pó diluito nonostante il colore massiccio.
Non mi ha convinto
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(3/5/2014)
50% legno nuovo. 100% diraspato
Naso spaziale, con grande densità e sostanza. Sembra Les Amoureuses di Groffier.
Fiori, crema e legno sussurrato, una seta.
In bocca è lunghissimo, non finisce mai: apre a ventaglio tutto quello che ti aspettavi al naso: frutto, fiori, aromi, legno cremoso, acidità e tanta sensualità.
Erotismo liquido!!
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L' eccellenza... serata indimenticabile!
(3/12/2014)
50% legno nuovo. 100% diraspato. Vigne del 1902!
Naso elegantissimo, un vaso di gerani e gelatina di fragola. Pacato, modulato, non strillato.
In bocca è freschissimo, palpabile trama mentolata e acidità agrumata. Ancora giovane, ma molto equilibrio e pulizia lo rendono di piacevolissima beva.
Non economico, ma ottimo village
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(3/12/2014)
20% legno nuovo. 100% diraspato.
Rubino carico e intenso. Naso corposo, fieno e frutti rossi maturi e meno croccanti immersi in un velo lattico... quasi un gelato alle more. Speziatura materica, tangibile e non eterea, incenso e lavanda.
In bocca bel corpo, quasi piccante e finale rinfrescante di arancia amara.
Buono!!
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(3/12/2014)
40% legno nuovo. No diraspatura.
Naso insolito, ti spiazza. Mercato coperto di Istanbul, spezie immerse nell' olio.
Fiori di glicine e lavanda intossicanti, coperti da un velo cremoso soffice. Poi esce sempre di più l' acidità del pompelmo.
In bocca è giovane, si sentono i vinaccioli e l' acidità agrumata stridente, lirica, l' assolo di un soprano.
Già Buonissimo e beverino, ma nasconde un potenziale infinito.
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(3/12/2014)
80% legno nuovo. 100% diraspato
È un giovane la Tache, da una parcella che faceva parte di quella vigna.
A tratti ricorda lo strabiliante Charmes Chambertin Vieilles Vignes 2009 di Roty.
Naso purissimo, romantico. Frutto rosso turgido, fiori e spezie, coperti da un velo di glassa dolce.
In bocca è buonissimo, muscolare e dinamico, un prato di fiori. Il ritratto di un produttore che sa usare il legno nuovo. Ancora un pó tannico... da aspettare!! Tra 5 anni darà del filo da torcere a La Tache!!
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(3/12/2014)
30% legno nuovo. 100% diraspato.
Un tuffo nel terreno, sali minerali da bagno immersi in un frutto rosso velato, un sussurro. Tanta noce moscata e fieno.
Vino denso e materico, palato minerale e finale agrumato.
Troppo giovane, ma il grande potenziale promette scintille.
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(3/12/2014)
100% legno nuovo. No diraspatura.
Colore opaco, più maturo, non pulitissimo.
Al naso predomina la cifra vegetale, sentori di cabernet, ma diversi dalle pirazine verdi e immature. Spezia tipica di Vosne molto intensa, friarielli e peperoni arrostiti. Pentola di rame e grana polverosa, quasi talco mentolato.
Naso complessissimo e cangiante.
In bocca sembra di succhiare le rondelle alla liquirizia. Non c è la muscolarità classica del Richebourg, sembra più un Romanée St. Vivant... sicuramente l' annata lo rende insolito e mi ricorda la trama vegetale salmastra di molti 1990 di Bordeaux. Manca quasi del tutto il frutto e si sentono ancora troppo i raspi verdi.
....ricorda un pó anche lo stile e la spezia di Prieuré Roch, vino difficile ed ermetico, mi aspettavo tutt' altro!!
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Grandi sorprese in una delle appellation più sottovalutate della Cote
(3/26/2014)
Vigna al confine con Les Malconsorts
75% legno nuovo. 100% diraspato.
Naso torrefatto, cremoso: boiserie e caffè zuccherato. Trionfo di aromi dolciastri e ruffiani.
In bocca ha una voce graffiante e tanta stoffa, acidità veemente bilanciata dal finale di legno dolce che più adoro!
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(3/26/2014)
Vigne molto vecchie ( tra il 1898 e il 1934)
30% legno nuovo. 100% diraspato.
Spezie, fumo di sigaretta e rosa canina, plateau affumicato adagiato sulla mineralità della roccia viva.
In bocca è molto secco, mineralissimo, pietroso e asciugante. C' è poco frutto, vino austero, longevo e molto particolare.
Bel finale amarognolo di the rosso.
piaciuto assai!!
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(3/26/2014)
Che si addizionato di Profumo?! Mazzo di fiori di stagione in omaggio in un camerino da diva!! Karkadé, timo e finocchietto selvatico. Vaporoso e quasi pornografico!!
In bocca delude un pó...giovanissimo, molto fine e pulito, tannino ancora vibrante e teso... molto carattere del terroir di Nuits.
Gronda succo di fiori e terra, ma è un pó diluito... vino in sottrazione con finale esile
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(3/26/2014)
60% legno nuovo. 100% diraspato
Rubino carico e non traslucido. Manca il frutto croccante tanto caro a Forey, naso di pongo e terra, sassi, argilla e silenzio che tinge il cielo di grigio.
In bocca è splendido, mineralità tesa e smerigliata, un vino del freddo, sale e ferro tra i denti.
L' esaltazione del terroir che si impone sul varietale, per lasciare uno spiraglio di luce in una chiusura più dolce, un sorriso ammiccante appoggiato su un tannino di grana finissima.
Grande vino
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(3/26/2014)
Naso imbavagliato nel cellophane, smalto per unghie, ferro e ghisa.
La bocca incontra la classica austerità di Gouges, tanta struttura, armonia, sobrietà. Finale corposo, di rara masticabilità tannica.
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(4/3/2014)
100% legno nuovo - No diraspatura
Incredibile trovare un village ( e sorpattutto un Ladoix) con una complessità di naso simile!!
Spezie amare, rabarbaro e sale. Un naso vibrante e intriso di terpeni.
Bagnoschiuma alla cannella e noce moscata in un bosco di lamponi!
E' enorme la discrepanza tra il naso alla "Clos de la Roche" e la bocca che rispecchia ll terroir rustico e scontroso di Ladoix. In bocca non è ancora pronto, come in tutti i vini di Prieure Roch, stride la frizione dei vinaccioli e il tutto si assesta su astringenti note amarognole di geranio.
Tra due o tre anni sarà sicuramente buono e fuori dagli schemi
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(4/3/2014)
20% legno nuovo - 100% diraspato
Bel nasino sorridente. Frutto rosso fresco immerso nel talco e spruzzato di zucchero a velo. Poi escono tocchi più freschi e vegetali, felce e aloe.
Vino da pesce, brezza e sale del mediterraneo, fortissima lama acida.
Un pò troppo acido per i miei gusti
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(4/3/2014)
10% legno nuovo - no diraspatura
Come tutti i vini di Oronce necessita di tanta aria per stemperare le forti note di riduzione, c' è tanta campagna e terra viva nei suoi vini biodinamici.
Vino strano e difficile da capire. Mineralità amara fortissima, una buccia d' arancia conficcata nella pietra.
In bocca è ancora indietro, tanta mineralità quasi effervescente, cupa; china e rabarbaro, arancia sanguinella.
Bell' allungo asciugante, e un pò affumicato.
Vino sperimentale, solo per grandi esploratori!
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(4/3/2014)
33% legno nuovo - 80% diraspato
Boooom!! Polvere da sparo, la bocca di un cannone! Naso caleidoscopico e straordinario. Sale e pepe di ogni colore, agrumi amari e bergamotto.
Nella fase retronasale sembra una candela chiusa in una sfera di zucchero filato.
La bocca è ancora un pò verdina, bel tannino rotondo e granulare, sorretto da una vena sapido-acida che dona freschezza a grappoli di cigliegie che galleggiano in un cesto di cannella.
Meraviglioso vino fatto a Vosne, che trasuda Vosne, ma viene da Aloxe!
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(4/3/2014)
50% legno nuovo - 100% diraspato
Un vero Clos du Roi. Naso compresso e austero, da richiami boisé e tostati fanno capolino sbuffi eterei di alcool, una timida uvetta e poco altro.
In bocca ritorna il legno, l' acidità a centro bocca tipica del 2008 è un pò scomposta e sovrasta il frutto.
Tannino un pò rustico e poca grazia
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(4/3/2014)
20% legno nuovo
Naso gentile, camomilla, fiori d' acacia e burro chiarificato. Un sussurro.
In bocca sassi, anice e citronella ammollati nello zucchero.
delicatissimo, molto lungo, ma l' annata 2011 ha sfornato bianchi un pò scarni.
Manca la "ciccia" delle annate migliori
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(4/16/2014)
33% legno nuovo - 100% diraspato.
Rubino con riflessi aranciati già evoluti, non le tinte di un vino di 3 anni!!
Al naso gocce di sangue e brezza marina, battigia e onde infrante.
L' annata eccezionale sfodera una cilindrata superiore e il frutto é già più adulto, iodato, accompagnato in chiusura da fiori secchi strofinati su una corteccia di legno di eucalipto.
Al palato bella struttura e tannino finissimo, ma vivo, lirico e balsamico, calcareo e speziato, in cui pompelmo, cola e karkadé si rincorrono sul finale.
Molto buono
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(4/16/2014)
No legno nuovo - 60% diraspato
Flacone di sciroppo antibiotico, poi si affievolisce la nota medicinale e cola il miele, quasi una tisana zuccherata.
Poi anice, finocchietto selvatico e stuoie secche, un tocco "dry" che ricorda il legno di sandalo e il fieno al sole.
In bocca è un soffio, un piumino di cipria e borotalco. Bella persistenza pulita, gentile, si avverte in pieno il tannino magro dell' uva, diverso da quello morbido e vanigliato del legno nuovo.
Bel vino ancora troppo giovane, da aspettare
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(4/16/2014)
50% legno nuovo-40% diraspato
Naso freschissimo, mazzi di fiori che sbocciano. Camomilla e geranio.
Bel naso di frutta gelée e note boisé.
In bocca giovanissimo, timbro vegetale verde da vinaccioli e peluria da bucce di frutta.
Al palato ancora legno troppo sensibile, non c è quasi il frutto, chiude con salinità più sferica rispetto al Rapet, ma c é poco altro
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(4/16/2014)
Nasino intrigante e solare! Arancia rossa e selz, le caramelline effervescenti dei bambini. Poi tanti fiori e piccole bacche in gelatina al rabarbaro.
Vino esile da pesce, un alito di vento. Molto salato e sapido, finale timido e scarno.
Meglio al naso che in bocca
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(4/16/2014)
50% legno nuovo - 90% diraspato
Vigne del 1902
Naso da bianco: yogurt e burro chiarificato. Ancora compresso e "buccioso", scuro e profondo.
Bocca molto carnosa e tridimensionale, legno dolce, ma finissimo, che sorregge e dona volume a un frutto rorido e rugiadoso, poi mentolato in chiusura.
finale cremoso classico di Bruno Clair.
Bellissimo vino
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(4/16/2014)
20% legno nuovo - 85% diraspato
Vino difficile e incorruttibile, di longevità eterna.
Il naso ti spiazza... è una molla carica, una bomba inesplosa. Sa di ferro e acqua di tannini. Poi note cerose, propoli e miele amaro.
In bocca ha una persistenza tabaccosa e polverosa quasi da nebbiolo, mineralità amara. Il calore e l' estrazione tannica prendono il posto del frutto e creano un vino mistico e quasi spirituale, ove la tattilità ha la meglio sui profumi.
Bellissimo finale ceroso alla propoli.
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(5/7/2014)
20% legno nuovo. Non diraspato.
Borotalco al geranio e caramelle dure al rabarbaro. Bel naso, quasi da Cote de Nuits.
In bocca entra sugoso, rotondo con acidità persistente. Tannino fine e finale lungo di arance amare e pompelmi.
Buono!!
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(5/7/2014)
30% legno nuovo. 100% diraspato.
Nel naso paglia e tabacco essiccato. Sembra un vino non diraspato, dai toni verdini e selvatigi, foglie umide e finocchietto selvatico.
In bocca salinità molto fine, ma ficcante, sovrasta il frutto e richiede cibo a gran voce.
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(5/7/2014)
Naso schermato, compresso di sali da bagno e bagnoschiuma alle bacche rosse. Il lato vegetale è reso aereo da un fiato etereo, alcolico palpabile. È tutto molto puro, non strillato, quasi virgineo: senti il profumo nel nucleo, ma non capisci dov' è nascosto.
In bocca non é amichevole, molto indietro: la materia metallica, incorruttibile e immortale rimarrà nascosta per decenni sotto un velo di acidità, gesso e tannini.
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(5/7/2014)
30% legno nuovo. 80% diraspato
Onde, spuma e sale. Hashish e spezie a me ignote immersi in una mineralità gessosa, vibrante, quasi piccante.
In bocca è in velluto, fresco, dissetante e agrumato come i vini di Clavelier.
Armonia perfetta tra le parti, frutto cristallino, genziana e arancia sanguinella, tannini già fusi e acidità rinfrescante. Seta.
Sembra fatto in ceramica e non in legno.
La metafora della purezza.
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(5/7/2014)
20% legno nuovo. 100% diraspato.
Naso lapidario, mineralità compatta e polvere. Come tirare un pugno nel marmo!
Poi si perde, meno netto, poca dinamicità sovrastata da un clima salmastro, umido, cozze e reti sul pavimento bagnato.
In bocca è ancora giovane, un pó scomposto con tannini rustici e poco allungo.
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(5/15/2014)
25% legno nuovo. 100% diraspato.
Naso da 1er cru, pieno di succo rosso e roselline selvatiche, ravvivati da una vegetalità quasi piccante e un tono amaro di erbe digestive.
Al palato esile, ma non magro, molto equilibrato con forte acidità e tannino nervoso che si integrano sul finale con un bel frutto amaro, pompelmo rosa e buccia d' arancia.
Fresco e beverino
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(5/15/2014)
20% legno nuovo. 100% diraspato.
Primo d' Angerville che non apprezzo.
Naso narcotizzato dal legno aggressivo, con un pó di aerazione esce fuori un frutto in gelatina, quasi zuccherato.
In bocca è scomposto, e il frutto fresco e spensierato e la mineralità del Fremiets sono ancora una volta semplificati e schermati dal legno.
Spero fosse una bottiglia sotto tono....
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(5/15/2014)
15% legno nuovo. 100% diraspato.
Ampio respiro, rarefatto, maturo e colorato.
Aloe e fiori blu. Naso stupendo da saponetta alla rosa e lavanda. Si sente già la mineralità graffiante.
In bocca è meno completo, ha stoffa, ma è troppo giovane e prevalgono l' acidità nervosa e il tannino teso del 2011.
Nel complesso una bevuta piacevole
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(5/15/2014)
25% legno nuovo. 100% diraspato.
Naso particolare, intensissimo, quasi farinoso di fiori sotto borotalco.
Sembra un prodotto di erboristeria, un filtro di tisana ammollato che fa quasi pizzicare il naso!
In bocca media struttura, vegetalità classica del 2011 e bel tannino corposo, ma cupo e granulare.
Materico e zincato quasi, mineralità amara e austera da cui sul finale torna la tisana alla camomilla.
Buono e particolare, mi ricorda la cenere.
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(5/15/2014)
Naso un pó acidulo e metallico, erbetta e un pó di alcool. Frutto ingabbiato dal legno da cui escono con l' aerazione note eteree di pepe e mineralità scura.
In bocca ha molta materia austera, tanto tannino nervoso.
Vino giovane e di non facile lettura.
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(5/15/2014)
50% legno nuovo. 100% diraspato.
Rubino intenso,materico, solito bel colore tipico del domaine. Naso minerale, frutto un pó nascosto dal calcare.
Al palato entra acido, quasi ti spiazza... per poi amplificarsi e ammorbidirsi. Il centro bocca è la parte piu bella: non si sente il solito legno dolce che caratterizza il produttore ed è molto fine, sul finale in cui tante spezie si rincorrono e un bellissimo retro olfatto floreale.
Vino scintillante, ma per il mio gusto troppo moderno, a metà strada tra un Bolgheri, e un Pinot del nuovo mondo.
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(5/21/2014)
25% legno nuovo.
Mais immerso nel sale, lieve riduzione e pietra focaia che svaniscono in fretta per lasciare spazio a strati di fiori d' acacia, cereali e pesca bianca.
In bocca è molto salato, quasi pungente, un limone spremuto, ma dalla sensazione di effervescenza esce un bel frutto carnoso, ma non grasso, nettissimo e persistente.
Vino giovane, nervoso e dalla beva assassina. Incredibile come il legno sia inesistente. Un vino da aragosta, di cui innamorarsi.
Stupendo!!
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(5/22/2014)
25% legno nuovo
Naso dorato, tanto sorbetto alla pera e melone bianco, gesso e conchiglie sbriciolate.
Un pò più avanti nel naso ha un senso quasi di ovattato, smaltato che ricorda i cristalli di zucchero.
Al palato è voluminoso, e morbido, come si addice al Boucheres, non ha la tensione delle vigne del nord, è carnale e lievemente burroso.
Finale non proprio scintillante, un pò di note amare boisé
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(5/21/2014)
50% legno nuovo.
Bang!!! L' arma del delitto!! Canna di fucile e miccia affumicata.
La trasfigurazione delle note minerali ad opera del legno.
Un velo di naftalina e curry, poi rum agricolo distillato dall' alcool. Naso che ti spiazza.
In bocca esce l' imperturbabilità e l' equilibrio del Genevrières. Ha una coraggiosa spinta amara, tanto è minerale, quasi metallico. Acidità moderata e bilanciatissima tra polpa e legno. Finale lunghissimo, una fodera di velluto. Vino da tagliolini al tartufo!!
Buonissimo!!
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(5/21/2014)
Naso ancora un pó chiuso, ma lirico, un assolo di violino. Notare che la nostra bottiglia è meno performante della seconda. Molto fine e cerealicolo, legno chiaro e semi di zucca.
É tutto un pó compresso nel nucleo, piretro e diamanti sbriciolati.
In bocca è un capolavoro, un eco che frastuona tra lingua e palato, all inizio tanta mineralità calcarea, acidità rinfrescante che lasciano poi spazio a toni estivi di ananas e frutti esotici, ma non é finita... dal retro nasale torna uno schiaffo di sale per una chiusura lunghissima.
Tra qualche anno sarà una magia
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(5/21/2014)
Si avverte la mineralità fangosa, da acqua piovana, classica del Poruzot, ma nel 2009 è meno netta. Naso campestre, gentile in fondo.
In bocca è un classico 2009, sembra diluito, manca la parte centrale di acidità che riempie la bocca. Ha un bel finale crispy, ma manca la vibrazione che lo rende lungo e persistente.
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(5/21/2014)
20% legno nuovo.
Al naso latte di mandorle, melone e yogurt al germe di grano. Senso di Gelato all' ananas, quel mix di acidulo e zuccherato.
In bocca è una moquette scintillante, pulitissima, lemongrass e tanta potenza senza peso.
Meraviglioso vino
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(6/11/2014)
15% legno nuovo - 100% diraspato
Naso interessante, un po' rustico, frutto scuro e terroso, sembra ci siano graspi dai toni pungenti. Poi si assesta su toni amari di timo, alloro e propoli. Sa un po' di "gusti" per fare l' arrosto.
In bocca è rustico, campagnolo, sembra un rosso di Mercurey. Vino un po' sconnesso, tannino spigoloso e amaro, sembra un po' di mordicchiare una corteccia. tanta acidità per essere un 2009, vino lontanissimo dagli standard della Cote de Nuits.
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(6/11/2014)
Aromi molto intensi, iodio e pietra focaia, ricorda il marmo e il colore bianco dei fiori e della luce. Freschissimo già al naso, un po' di resina e un tocco dry in stile "ghiaccio secco, instillato di gocce d' acqua di mare.
Al palato è splendido, elegante, tagliente, ma equilibratissimo tra la succosità del frutto e un vena acido-sapida affilata come una lama di un rasoio. Un laser che punta dritto al cuore.
Il finale è magistrale, quasi elettrizzante, ti lascia una bocca di velluto con un retrogusto fantastico.
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(6/11/2014)
20% legno nuovo.
Naso di polvere di gesso e cancellino da scuola elementare. Fiori d' acacia e d' arancio, germe di grano, stuoia e latte Nivea!
In bocca entra sapidissimo, quasi effervescente... poi fa una pausa...la caramella multistrato che, una volta addentata, cede il suo succo: allora ecco che il vino regala il suo lato piu morbido, sinuoso e quasi zuccherato.
Sul finale sembra di avere in bocca un latte alle mandorle.
Fantastico vino da aragosta
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(6/11/2014)
10% legno nuovo.
Naso un pó sulle sue, da cui fanno capolino timidi aromi di fiori bianchi, un giardino di magnolie e gardenie cosparsi di borotalco. La struttura sugosa del frutto oleoso e i toni boisé si percepiscono con nettezza.
In bocca è pieno, grassoccio: un vino da formaggi molli e zuppa di cipolle.
Riempie la bocca senza stancare.
Buono, easy, va giù che è una delizia!!
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(6/11/2014)
10% legno nuovo.
La tendenza della vigna a dare vini succosi e grassocci qui è mitigata dall' annata fresca.
Naso di crema pasticcera e bucce di limone glassate, ma tutto sussurrato, invaso da un profumo di fiori di campo spontanei. Quasi un acquerello che si asciuga con un alito di vento.
In bocca è secco, ma la possente estrazione del frutto lo fa sembrare quasi zuccherato. Colpisce l' armonia e l' equilibrio tra carnosità sorridente, larga, quasi burrosa e acidità graffiante.
Fine e molto buono
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(6/11/2014)
50% legno nuovo. 28800 ceppi per ettaro!
Naso un pó chiuso e restío, già si avverte la molla compressa del vino giovanissimo che si schiuderà solo con gli anni.
Un guanto di paraffina che afferra la pietra viva, poi morbidezza da sapone alle mandorle.
Im bocca è un' esplosione possente, espressione di forza d' urto, un' onda di energia che si infrange sugli scogli.
Finale eterno, una persistenza verticale che quasi ammutolisce.
L' estratto e il potenziale dormiente nel nucleo mascherano e quasi fanno da membrana all' elettrificante mineralità.
Vino sperimentale che ad oggi non regala molti profumi, né decine di descrittori, ma strizza l' occhio a un grande potenziale.
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(6/12/2014)
15% legno nuovo.
Piretro e gesso, fiori bianchi di campo e borotalco. In fondo lla polverizzazione minerale scintilla un frutto acido, agrumi e gelato alla pesca. Speziatura naturale e fragranza quasi saponosa. Naso molto bello e finissimo.
La bocca ahimè non è all' altezza dei profumi nè di ciò che ci si aspettava, è molto indietro, acidissimo, quasi fastidioso, sembra addizionato di succo di limone che quasi fora le guance.
C' è poco frutto e sul finale non molto persistente la scodata salina chiama a gran voce un piatto di astice alla catalana.
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(6/12/2014)
20% legno nuovo
Naso difficile da decifrare, chiuso e restio, ottone e gas.
Bella forza estrattiva, materia viscosa e quasi masticabile.
Non c'è molta complessità, bella persistenza, ma si sente ancora troppo il legno.
Vino compresso e molto indietro al momento
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(6/12/2014)
20% legno nuovo
Naso di spuma di mare, iodio e conchiglie sbriciolate adagiate su un tappeto di zucchero filato.
Naso molto fine, quasi pungente e cristallino.
In bocca entra cremoso, molto sapido e salmastro, bella verticalità e lunghezza. Piaciuto assai.
Vino notturno, etereo, senza peso.. quasi fluttuante
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(6/12/2014)
20% legno nuovo.
Riconfermo al nota del mese precedente. Regna l' armonia e la pace in questo vino sicuro di sé e molto quadrato.
Naso di pasticceria, burro di cacao al pan di spagna, salvia intrisi di acidità citrina e mineralità chiara. Svetta su tutto il senso di serenità, l' autocoscienza di chi sa il fatto suo.
In bocca è tutto bilanciato, legno perfettamente integrato, senso di pulizia e irrorante verginità.
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(6/12/2014)
40% legno nuovo. 6/8 mesi di affinamento in acciaio sulle fecce.
Naso sussurrato, talco e batuffoli di cotone. Molto poco espressivo, quasi non ci sono descrittori, è tutto in finezza e speranza.
Al palato ti accoglie subito la mineralità spumeggiante, quasi da sali termali e bicarbonato.
Dopo le deglutizione si amplifica come un' aurora boreale che irradia luce e sale tagliente che ferisce la bocca.
Il finale è possente, lunghezza da Grand Cru che dopo 20 secondi, quando pensi tutto sia finito, si ammorbidisce, carezza gentile che abbandona il sale e regala paesaggi più sorridenti, fiori di campo, pesca bianca e pera.
Diamante grezzo, sobrio al momento, da regalare all' oblio per almeno 10-15 anni.
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(6/11/2014)
100% legno nuovo.
Giallo quasi dorato. Naso invitante, sorprendentemente aperto, quasi ti invita a farne parte. Innumerevoli descrittori che si inseguono in una cangiante sequenza ciclica. Parte con toni mediterranei di olive e capperi, ha qualcosa del "Martini Bianco", per poi intingersi di miele di fiori gialli, camomilla e pesca melba, poi note più fumé e dolciastre, frutta secca tostata e limone candito. Da questo pallottoliere inebriante non si allontana mai la mineralità cristallina che invade tutto, una pietra umida che dona freschezza e nervosismo all' insieme.
In bocca è un pugno di metallo in un guanto di velluto. La potenza e la durezza della sapidità che si contrappongono come una lama alla disponibilità sferica degli aromi e dei profumi sentiti prima al naso.
La persistenza della mineralità è struggente, ti lacera quasi lingua e palato, per poi di nuovo sorriderti in un finale più ruffiano in cui tornano la pesca gialla, la frutta secca e i toni gentili.
La persistenza dell' estratto fa quasi male, tanto è solenne, non ti molla più, indelebile nel palato come nella memoria.
Vino giovanissimo, ma amichevole oggi, che forse domani tornerà nel suo guscio per mostrarsi nuovamente tra molti anni, in tutto il suo accecante arcobaleno di sfaccettature, ma la pazienza verrà ricompensata da una gemma purissima.
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(6/26/2014)
10% legno nuovo.
Spatolate di burro al sale, citronella pungente. Naso finissimo e cristallino. Zucchero filata e zollette di pan di spagna.
Poi anice e mandorle sbucciate, il tutto molto netto e nervoso, quasi smaltato.
In bocca entra un latte di mandorla, per subito essere trafitto da una lama di sale e succo di limone.
Vino tutt' altro che da aperitivo, richiede cibo tanto è rabbioso ed effervescente, quasi scintillante: sembra di leccare i sassi vivi al sole.
Ottimo livello comunque per un village.
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(6/26/2014)
20% legno nuovo.
Brumoso, felce, linfa e fiori gialli. Piuttosto chiuso e austero.
Meno rabbioso del vino di Moreau, si sente un po' più il legno a centro bocca, ma è presto sovrastato da un tintinnìo che disegna un finale freschissimo, più adulto e compiuto.
Vino meno emotivo e pulsante rispetto al Moreau, ma comunque piacevole.
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(6/26/2014)
30% legno nuovo.
Un' onda di sale iodato che si infrange sugli scogli bagnati. Poi agitando il bicchiere sale come una brezza, la quiete dopo il temporale estivo e si apre il versante più solare, esce la vigna del sud e il suo frutto esotico. Poi lieviti e fiori allo zenzero.
In bocca è equilibratissimo, di medio corpo, molto lungo e coerente.
Bellissima parata di frutto, legno e sale al servizio della solarità d' insieme.
Bellissimo vino
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(6/26/2014)
50% legno nuovo
Naso smerigliato in cui la mineralità finissima di sale sbriciolato si guarda allo specchio, austera, e vede flebili fiori bianchi, felce e anice che le fanno da schermo. Gemma purissima. Epifania della luce.
Acidità e sale, una corolla al limone che si espande, come una luce che si accende e diventa sempre più chiara.
Un confetto sferico, angelico.
Vino ammaliante
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(6/26/2014)
33% legno nuovo.
Burro alle nocciole, pasta di mandorle, e sinuosità boteriana.
Sembra surmaturo e ossidato, bevuto dopo la lama di Pillot. Manca la freschezza che rende mai noiosi e grandi i bianchi della Cote de Beaune.
Tanta terrestre fisicità, grossolana e sgraziata.
Non vale la reputazione delle Chenevottes degustate di altri produttori, prima tra tutte la versione angelica del 2011 di Jean Noel Gagnard
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(6/26/2014)
10% legno nuovo.
Austero, meno magico rispetto a Pillot e P.Y. Colin Morey. Pochi descrittori pronti all' uso....venato di frutta matura e fiori di campo un po' ingessati, quasi coperti di borotalco.
In bocca il frutto grassoccio è ben bilanciato dalla spina acido-sapida e il finale soave rende meno netta la spinta tagliente del sale che contraddistingue i classici profili di Chassagne.
Vino comunque piacevole, anche se poco complesso
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(6/26/2014)
0% legno nuovo. 280 bottiglie all' anno!
Pura astrazione. Il concetto della luce e della purezza virginea del Paradiso dantesco.
Diamante polverizzato che scompone i sensi in mille schegge di luce accecante.
Ti invade la sensazione di freschezza e ampiezza, non sono i descrittori a dirigere la scena, ma è tutto molto compresso e complesso, sicuramente giovane e di non facile lettura.
Flipper inarrestabile tra yin e yang, mandorle e pere che giovano a ping pong su un biliardo di vetro e luce. Tutto molto spirituale.
Un accordo d' organo, monastico e sacro, impenetrabile come solo i concetti inspiegabili sanno essere.
Degna conclusione di un percorso iniziatico.
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2011 Domaine Bruno Clair Marsannay les Grasses Têtes 86 Points
France, Burgundy, Côte de Nuits, Marsannay
(1/16/2014)
Fantastic candies aromas, young oak and roses make such a seductive, feminine nose.
A young willage, easy to drink. The oak is still predominant with vanilla tones and tannins in the mid-palate and a sweet fresh finish.
Better smelling than drinkin anyway!!
Naso fantastico, un pò boisè, ma quasi spudorato; frutta di bosco croccante e viva, petali di rosa, cera di candela, quasi da caramella alla frutta.
Con il tempo esce il legno giovane e un finale piu minerale quasi amaro e polveroso.
In bocca è giovane e leggero, esce la frizione tannica del tannino da vinacciolo. Ha classe per essere un village, ma è un pò troppo legnoso.
Meglio al naso che in bocca.
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2011 Domaine Jean Fournier Marsannay Clos du Roy 87 Points
France, Burgundy, Côte de Nuits, Marsannay
(1/16/2014)
Still oaky, but candied and fruity. Tastes like a flower and karkadé explosion, with a refreshing mineral and balsamic finish
Really enjoyable and showin' a complex potential.
Uno dei pochi vini di Borgogna affinato in demi-muids da 600litri. Naso in leggera riduzione, quasi caramellato e patinato: una caramella gelèe alla frutta!
Il legno è ancora presente.
In bocca è un' esplosione di fiori e karkadé, poi evolve in note mentolate, sapide e rinfrescanti. Il tratto giovane esce nel finale con note di aldeidi e rossetto!
Molto buono!
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2011 Domaine Sylvain Pataille Marsannay Les Longeroies 85 Points
France, Burgundy, Côte de Nuits, Marsannay
(1/16/2014)
Lackin the distinctive 2011 fruity splash, here comes a discret austerity,
licorice, cassis and painted wood and brass.
Irony taste with a salty serious finish.
A strange Marsannay
Da una delle migliori vigne di Marsannay.
Naso più austero e discreto dei precedenti campioni.
Note sussurrate di legno lucidato, ottone, cassis, pepe e liquirizia dolce.
Mano mano si sprigiona una nota terpenica di erbe offcinali, quasi da vino aromatico.
In bocca ha un tocco più serioso e sapido, quasi ferroso.
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2009 Domaine Joseph Roty Marsannay Ouzeloy 87 Points
France, Burgundy, Côte de Nuits, Marsannay
(1/16/2014)
Whispered notes of green oak and menthol. here comes out the typical saltiness of 2009.
The low 2009 acidity shows again on the palate, mid-bodied and ripe,
Medium lenght finish, giving a pleasant sweet vanilla oak and a seamless fishy saltiness.
Enjoyable example of Village 2009.
Il frutto esuberante del 2011 lascia il posto alla salinità e alla bassa acidità tipiche del 2009.
Al naso è discreto e austero e dal legno verde escono note mentolate.
In bocca è più profondo, più lungo e più corposo.
La bassa acidità è compensata da una piacevole salinità quasi marina, di molluschi appena pescati in un giorno d' inverno.
Finale persistente e tannino dolcissimo.
Molto piacevole
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2009 Domaine Pierre Gelin Fixin 1er Cru Clos Napoleon 88 Points
France, Burgundy, Côte de Nuits, Fixin 1er Cru
(1/16/2014)
WOTN and my first Fixin.
Flashy 2011 fruit juice is replaced by intriguing 2009 notes of metal and iodine. Hot, sour and malty, really liked smelling this sample.
The palate show its youth, tannins are still persistent.
A pleasant underwood mushroom and bloody finish reminds me this is one of the best Fixin's 1er crus.
Uno dei migliori 1er cru di Fixin e il miglior vino della serata.
Il colore è meno vivido, più maturo e opaco.
La frutta spudorata del 2011 lascia il campo a note più adulte di metallo e iodio. Al naso è caldo, amarognolo, quasi maltato.
In bocca è buono, ma giovane, con tannino ancora da amalgamare, ma escono piacevoli note di sottobosco, funghi e sangue coagulato.
Adoro queste note minerali e amarognole che ti fanno venire voglia di un altro sorso!|
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2009 Domaine Marc Roy Marsannay Les Champs Perdrix Blanc 80 Points
France, Burgundy, Côte de Nuits, Marsannay
(1/16/2014)
One of the most meaningless Burgundy whites I ever tasted.
Light pale yellow, with some apple tart and diluted buttery notes.
Mid-bodied palate, but lackin complexity, and finesse....
Really bare and poor.
MOLTO PROBABILMENTE BOTTIGLIA SOTTOPERFORMANTE
Servito come ultimo vino e tanto decantato.
a me non è piaciuto per niente!!
Giallo paglierino scarico e slavato.
Naso sapido di pietra focaia, fiori bianchi e burro diluito.
La bocca è ampia, ma spoglia di frutti e poco corposa.
Un vinello delle balle!!
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