Naso verdino in riduzione, frutto schermato, quasi foderato che stenta a venire fuori. In bocca fragoline in gelatina, acidità sostenuta e corpo esile.
Piacevole finale boisè appena accennato

Purtroppo servito un po' caldo, e nonostante questo, il naso era ancora un po' compresso nel nucleo minerale, frutto classico sovrastato da un accenno di spezia pungente.
In bocca è splendido, arioso, e molto aggraziato. Frutto morbido, carnoso, già quasi pronto da bere adesso. Spina acida e mineralità gessosa molto presenti, ma bilanciate da un finale ancora un po' giocato dal legno.
Credo che ci voglia ancora un po' prima che il legno si affievolisca ma è uno Chambertin piuttosto easy e molto femminile.

Naso verdino simile al village, ma più pieno, spalle più larghe. Bocca ancora indietro, mineralità calcarea e tannino che si fa sentire, però non fastidioso. Finale boisé piuttosto marcato da cui esce un bel frutto croccante in chiusura.

Naso imponente, quasi sfacciato! Tanta spezia pungente, cannella e legno di cedro. In bocca delude un po', troppo legnoso e poco a fuoco.

Qui la musica cambia, altra cilindrata, già dalla prima boccata d' aria!
Aromi imponenti, pieni, che ti conquistano. Ha qualche tono di selvaggina, frutto insanguinato che fa molto Nuits, ma c' è molto altro, tanto frutto insanguinato e bellissimo naso ceroso in cui le note amaricanti di pompelmo invadono l' aria.
In bocca tanti fiori, rose appassite, un' acidità stupendamente bilanciata con un finale lunghissimo di polvere di caffè amara. Non si sente il legno, ma il tannino è setoso, quasi in salamoia.
Già grandissimo vino

Vino un po' indietro, nascosto da una mineralità e un' acidità graffiante.
anche in bocca è ancora giovane, verdino, frutto mentolato e un po' di legno.
Sembra la classica annata dove la bassa maturazione fenolica del frutto ha richiesto interventi massicci di legno e graspi per poter dare un po' di volume. anche il tannino è incisivo, ma cè molto corpo e nel finale si apre uno spiraglio di un futuro che potrà essere molto più roseo.

Naso scomposto, 2008 inconfondibile, marasca e uvetta ammollate, già si intravvedono sentori di frutto terziarizzato, non netti né delineati, come la colorazione, già avanzata.
In bocca è un po' meglio che al naso, il frutto è morbido e vellutato, quasi zuccherato, ma non manca la classica acidità scomposta e tesa del 2008.
Niente da fare.,... quest' annata non mi va giù!

A-D-O-R-O!! Grande femminilità, un negozio di fiori e spezie.
Vino ancora indietro come bocca, ma il bouquet è davvero aperto, energico e pulsante. Fiori, spezie, polvere di caffè e toni mentolati freschissimi.
Al palato bella acidità sorretta da un frutto che esplode sul palato e lo fodera di un tannino di cachemere. Finale lungo, in cui torna la polvere di caffè, l' incenso, tanti fiori e liquirizia.
Un incanto

Frutto più scuro, più materia, più cilindrata. Naso ancora un po' in riduzione, è ancora molto primario, fragolina rorida nettissima.
Il palato di contro è più carnoso, erbe aromatiche, liquirizia e olive nere.
Un vino giocato più sul frutto e meno sui profumi.
Sicuramente ha un enorme potenziale, ma a mio gusto preferisco la femminilità e la grazia del 2011.

Vinoso, primario, frutto molto presente, mirtilli e lamponi. Equilibrato e setoso come tutti i vini di de Vogue, ma è molto indietro, un vino semplice con finale breve.

Aromi e ariosità di altra categoria. Più boisè rispetto agli altri vini del lotto, ma la complessità qui è molto Chambolle: fiori, frutto cupo, spezie pepate. Tanta frutta carnosa, quasi in gelatina, ma più mineralità, ui esce il terroir. Nel finale più boisè morbidoso.
Promette scintille

Simile al village, ma con ovviamente maggior intensità e cilindrata. Sempre vinoso e balsamico. In bocca è molto equilibrato, tra un' acidità tesa e un frutto morbido, molto primario. Davvero fresco e beverino, ma poca complessità di bouquet per essere uno Chambolle

Naso un pó compresso e boisé, meno complesso e meno espressivo rispetto al Bonnes Mares. Un cuore di calcare alla cigliegia!
In bocca è più ampio e succoso, equilibratissimo come gli altri fratelli minori, ma più complesso. Bellissima mineralità solare, che disegna un vino fraterno, quasi pronto da bere. Poi sul palato si amplifica in un bouquet di fiori, legno e tannini della migliore fattura.
Sicuramente non verrà ricordato come un Musigny materico, ma ha tanta grazia in serbo.

Piu verde e più indietro rispetto al Chorey, frutto primario e bocca carnosa, ma tannini e legno invadono la scena.

Classico frutto nero sferico, plastico e incorruttibile. Terra e tannini giovani, bella acidità, ma il frutto del Bressandes lo rende tanto easy e beverino.

Cesti di more turgide, bella balsamicità rinfrescante. In bocca è ancora verdino e un pó nervoso, ma ha tanto corpo, e quel frutto è davvero magnetico, ti viene voglia di scolartene una bottiglia!!

Naso intenso, cupo, maschio e penetrante. Frutti di bosco grondanti, un frullato. In bocca si avverte un tocco di tostato non fastidioso, che dona il giusto corpo, acidità classica rinfrescante e bella spezia.
Vino corposo in cui il tannino scontroso di Fixin qui é domato e vellutato.
Gustoso e davvero ottimo.

Naso verdissimo, vinoso e primario. Un succo d' uva rustico e carnoso. Easy ma va giù che è un piacere!

Nulla a che vedere con il 2012 assaggiato ai Grands Jours. Questo 2011 non ha molto di Vosne, é indietro, verde e scomposto...

Al naso non ha molto da dire, ma in bocca è buono, carnoso. Bella spina acido-sapida, terra di Nuits e tannino sensibile.
Bevuta più che gustosa.

Ahia... 2007!! Anche se non leggi l' etichetta... ti investe quel minestrone di verdura inconfondibile che fa molto Bonduelle!! In bocca il solito frutto maturo, un po terziarizzato, ma morbido e gustoso, acidità sensibile e ragù alla bolognese. Un vino da pasto

Riduzione e lieve carbonica, ma lì sotto c è un frutto netto, palpabile. Toni carnosi di salsiccia, vino caldo e un pó cotto nonostante la pubertà.
In bocca è più corrente, sorretto da un' acidità rinfrescante e bel frutto con toni di legno di cedro. Buono e dissetante.

Confermo che la bottiglia della settimana scorsa non era perfetta.
Il naso è anche qui un pó timido e compresso, accordato su toni verdi di citronella e mentuccia, ma qui non si sente quel legno fastidioso e in bocca è solare, giovane ed esile, ma la fragolina di bosco timida del Fremiets non stenta a uscire e ti fodera il palato di un succo virgineo, un alito, un passo di danza.

Naso possente, quasi ti sembra di toccarlo tanto è materico. Un lieve tocco boisé non scherma un frutto più maturo amplificato da un allungo acido che riempie il palato, e poi ritornano le fragole e il tannino gentile.
Bel vino giovane.

Altra marcia, altro equilibrio. Naso più minerale rispetto agli altri cru, ma qui c è tutto. Medio corpo, ma grande armonia e tanta beva in finezza. Un ricamo.

Big Babol Panna&Fragola;!! Bocca morbida, calda e zuccherata.Finale un pó boisè, manca di soina acido-sapida ma è così Easy e pronto. Vigna al confine con Volnay che non ha nulla dei Pommard duri, austeri e legati alla terra.

Inebriante!! Limone, anice e spuma dell' oceano. Bella bocca carnosa, ma non grassa, fiori bianchi, burro diluito e finale caraibico di ananas e pinacolada!! Buono buono

Classica cremosità di Bruno Clair, frutto gelée inconfondibile. Vino cristallino. Bocca speziata, amaricante, cola e tanta polpa. Finale sferico e tannino bellissimo, come si addice a un 2009. Bel vino.

Rispetto al Morey è più indietro, meno frutta e più gesso e sale. Bocca più nervosa e minerale, acidità e tannino ben dosati. Sul finale speziato si ammorbidisce e regala un sorriso.

Naso minerale, stuoie e fieno, molto ampio, il frutto è in secondo piano. Bocca finissima, equilibrata, filante e non grassa.
Tocco dry, spezie secche e tanti fiori.
Buonissimo

Cera lacca, lamponi e fieno al sole. Bella bocca sorretta dall' acidità, ma corposo e sugoso. Finale persistente.
Buono

Naso di Ciliegie e sensazione di secchezza. Anche in bocca è secco, molto fine con tannini e acidità tesi, ma accompagnati da un bel frutto croccante. Giovanissimo e ancora un pó legnoso

Naso sanguigno, non pulitissimo, ma debordante. Un pó di rossetto e frutti rossi impomatati, glassa e canditi. Poi funghi e sottobosco... preludio di terziarizzazione.
Buona acidità al palato, porcini, humus e goudron. Quasi uno sciroppo complesso e cangiante sorso dopo sorso.

Buccia di cedro, pietra focaia e paglia. In bocca è fresco e setoso, agrumi, fiori bianchi e latticini. Finale finissimo di pere william e tanti profumi.
Stupendo Corton giovane

Magnum in grande forma. Giallo quasi dorato, naso maturo,melone e mela verde.
Poi frutta secca e fieno. Aromi meno cristallini rispetto al 2011, leggermente più impastati.
Bocca grassoccia, lieve ossidazione da Savagnin, pasticceria e miele d' acacia.
Molto fine e compatto, finale concentrato e persistente che lascia una bocca di velluto.
Che vino!!

Tanta mineralità, mandorle e fiori. Bocca mielosa, ma non grassa, poi esce una bella erbetta rinfrescante e finale composto, molto persistente.

Naso di fiori gialli, aggraziato, equilibratissimo: nulla prevale. Grande mano di Leflaive. Bella bocca acidula, agrumi e pesca bianca. Finale armonico e rotondo. Buon vino suadente.