Degustato da Magnum a settembre 2015. Naso caramellato e caffettoso che ricorda un Pinot di Joseph Roty. Frutto dolciastro che manca del varietale del Cabernet. Bocca veramente immatura, indietro, tannino scorbutico che monopolizza la scena. In questo formato al momento è veramente uno spreco e infanticidio. Non classificabile.
Degustato da Magnum a settembre 2015. Etereo e di pregevole fattura, ispira un senso di rispetto e aristocrazia. Impatto moderno con rovere ancora molto sensibile. La bocca è tesa, acidula, molto fine e verticale. La persistenza è ancora giocata sulla tattilità del tannino immaturo piuttosto che sugli aromi. Da attendere 10 anni con fiducia ( in formato magnum).
Degustato da Magnum a settembre 2015. Tra tutte le annate della verticale è quello con il profilo più marcatamente Cabernet: pepe, peperone, cacao e carrube. Potenza glicerica ed eleganza si sposano alla perfezione. La bocca è meno esplosiva, molto in balia di una nota acidula vegetale con un finale un pochino più corto e sbrigativo rispetto ai grandi esempi degli anni indietro. Forse il più pronto e amalgamato di tutti.
Degustato da Magnum a settembre 2015. Naso molto complesso che si assesta su toni amari di caffè, catrame e radici. Con l' aria cambia marcia e diventa sempre più fresco e arioso. Coniuga la freschezza del frutto primario dell' 85 con il carattere più autunnale e terroso dell' 83. In bocca è meno dolce, meno glicerico e meno mastodontico dell' 85, ma ugualmente teso, acidulo e succoso. In questo formato consiglio di attendere ancora un pò di anni.
Degustato da Magnum a settembre 2015. Scurissimo, concentrato e compresso. Freschezza estrema pungente e vegetale del Cabernet che si sovrappone a un frutto candito nero, macchiato d' inchiostro e quasi primario. La bocca è ancora screziata da una dolcezza tostata, ma ormai profonda e tridimensionale. C' è ancora tanto, troppo frutto concentrato, acidulo e il tannino sontuoso, austero e vibrante ricorda più quello di un vino di 10 anni. Da attendere ancora con fiducia in questo formato, ovviamente non sarà mai un vino fine, elegante e beverino.
Degustato da Magnum a Settembre 2015. Il più marroncino e scarico al colore. Finalmente un vino che dà segni di maturità e terziarizzazione!! Elegantissimo, ampio e setoso, il più etereo e snodato, flessibile e pimpante, quasi fiero della sua maturità, che porta con disinvoltura. Il naso impressiona per compostezza e integrità: ciliegie sotto spirito candite, cacao e rosmarino. La bocca è molto più sottile rispetto alle altre annate, riflette l' annata mediocre nell' acidità ancora squillante, tramata di un amaro fumé. Finale sapido e sottile, ancora scorrevole e per nulla stanco. A mio avviso l' unico da bere ora in formato magnum
2010 Tenuta San Guido Sassicaia
Italy, Tuscany, Bolgheri, Bolgheri Sassicaia
Degustato da Magnum a settembre 2015.
Naso caramellato e caffettoso che ricorda un Pinot di Joseph Roty. Frutto dolciastro che manca del varietale del Cabernet. Bocca veramente immatura, indietro, tannino scorbutico che monopolizza la scena.
In questo formato al momento è veramente uno spreco e infanticidio.
Non classificabile.
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2006 Tenuta San Guido Sassicaia
Italy, Tuscany, Bolgheri, Bolgheri Sassicaia
Degustato da Magnum a settembre 2015.
Etereo e di pregevole fattura, ispira un senso di rispetto e aristocrazia. Impatto moderno con rovere ancora molto sensibile.
La bocca è tesa, acidula, molto fine e verticale. La persistenza è ancora giocata sulla tattilità del tannino immaturo piuttosto che sugli aromi.
Da attendere 10 anni con fiducia ( in formato magnum).
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1997 Tenuta San Guido Sassicaia
Italy, Tuscany, Bolgheri, Bolgheri Sassicaia
Degustato da Magnum a settembre 2015.
Tra tutte le annate della verticale è quello con il profilo più marcatamente Cabernet: pepe, peperone, cacao e carrube. Potenza glicerica ed eleganza si sposano alla perfezione.
La bocca è meno esplosiva, molto in balia di una nota acidula vegetale con un finale un pochino più corto e sbrigativo rispetto ai grandi esempi degli anni indietro.
Forse il più pronto e amalgamato di tutti.
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1988 Tenuta San Guido Sassicaia
Italy, Tuscany, Vino da Tavola
Degustato da Magnum a settembre 2015.
Naso molto complesso che si assesta su toni amari di caffè, catrame e radici. Con l' aria cambia marcia e diventa sempre più fresco e arioso.
Coniuga la freschezza del frutto primario dell' 85 con il carattere più autunnale e terroso dell' 83.
In bocca è meno dolce, meno glicerico e meno mastodontico dell' 85, ma ugualmente teso, acidulo e succoso.
In questo formato consiglio di attendere ancora un pò di anni.
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1985 Tenuta San Guido Sassicaia
Italy, Tuscany, Vino da Tavola
Degustato da Magnum a settembre 2015.
Scurissimo, concentrato e compresso. Freschezza estrema pungente e vegetale del Cabernet che si sovrappone a un frutto candito nero, macchiato d' inchiostro e quasi primario.
La bocca è ancora screziata da una dolcezza tostata, ma ormai profonda e tridimensionale. C' è ancora tanto, troppo frutto concentrato, acidulo e il tannino sontuoso, austero e vibrante ricorda più quello di un vino di 10 anni.
Da attendere ancora con fiducia in questo formato, ovviamente non sarà mai un vino fine, elegante e beverino.
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1983 Tenuta San Guido Sassicaia
Italy, Tuscany, Vino da Tavola
Degustato da Magnum a Settembre 2015.
Il più marroncino e scarico al colore. Finalmente un vino che dà segni di maturità e terziarizzazione!! Elegantissimo, ampio e setoso, il più etereo e snodato, flessibile e pimpante, quasi fiero della sua maturità, che porta con disinvoltura. Il naso impressiona per compostezza e integrità: ciliegie sotto spirito candite, cacao e rosmarino.
La bocca è molto più sottile rispetto alle altre annate, riflette l' annata mediocre nell' acidità ancora squillante, tramata di un amaro fumé.
Finale sapido e sottile, ancora scorrevole e per nulla stanco.
A mio avviso l' unico da bere ora in formato magnum
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