Paglierino scarico verdolino. attacco classico molto sulfureo, stenta a uscire, vitreo e quasi effervescente.
Tufo pungente, pietra pomice, molto vivace e nervoso.
Attacco sapido e salmastro, schiuma di mare, acidità stridente da spremuta di limone. Giovanissimo e teso, frutto schermato dalla giovinezza, manca di allungo e di qualsiasi complessità che rende i vini di Valentini straordinari.
Non credo sia un' annata eccezionale, ma al momento il vino è chiuso, insepressivo, non è ancora nato.
Attendere minimo 15 anni

Giallo dorato cristallino e invitante.
Cera suadente, lieviti tostati e miele di fiori gialli.
Naso cremoso, quasi botritizzato, in cui il residuo sulfureo è sopraffatto dal frutto zuccherato.
Molta complessità, la dolcezza non è stucchevole, ma perfettamente bilanciata da venature amare di frutta secca e mandorle, stuoie e fieno al sole.
L' assaggio rispecchia la complessità e il registro su cui si erano assestati gli aromi: sensazione avvolgente di alto residuo zuccherino, cera, propoli e frutta calda disidratata.
Bassa acidità e forse un pò troppo alcool, il finale laccato biscottato ricorda molto un Semillon invecchiato.

Annata piovosa con basse temperature medie. Completamente diverso dall' assaggio del 1983.
Lo zolfo è più presente, vino meno cremoso e più giovanile, più cristallino e più fine.
Molto equilibrio tra la sensazione di residuo zuccherino e una nota più tesa, vegetale, di aloe e prato appena falciato.
al palato tornano le note di lieviti tostati, ma c' è più nerbo, più acidità rinfrescante.
Vino beverino e giovanile in grande forma con un finale irradiante di agrumi e sale che irrorano il palato.
Buono buono

Frutta scura, more e goudro, un pò ingolfato, stenta a venire fuori la grande materia ingabbiata, sul finale belle note balsamiche quasi pungenti.
L' attacco acido e i tannini aggrediscono la lingua, quasi graffianti, poi arriva il frutto e il pepe che va dritto in gola.
Finale molto lungo di bella integrità. Vino giovane, con frutto primario, ma si intravede un futuro radioso.
Già molto buono

Condizioni strabilianti di conservazione e di giovinezza scalpitante. Completamente diverso dall' assaggio di febbraio.
Al naso sembra un vino dell' Haut Médoc. Spezia viva e pungente, frutti di bosco quasi piccanti, da starci ore. Un pugno nel naso.
In bocca la forte spina acida è un torrente vorticoso che risciacqua e controbilancia un frutto sferico di integrità commovente, poi tante spezie, cuoio, terra baciata da divinità a me sconosciute.
.....da Bordeaux a Montepulciano, biglietto di sola andata per l' eternità.
Finale di legno dolce, in punta di piedi... un bacio con la lingua.

Arrosto ai porcini, muschio, foglie umide e frutta fementata.
Poi tanta polvere.... come se piovesse cacao dal cielo.
Bocca di velluto, l' acidità è ancora sensibile, ma è avvolta da un velluto in cui rimbalzano note di caramello e cacao.
Finale setoso quasi da cappuccino.
Sicuramente ha passato il suo picco, ma è ancora molto piacevole