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MONFORTINO VERTICALE

ENOTECA ROSSORUBINO TORINO

Tasted October 16, 2014 by galenico with 617 views

Introduction

Che dire.... evento tanto atteso che mi ha un po' spiazzato. Non avevo mai bevuto un Monfortino di più di 10 anni e sono rimasto piuttosto deluso dall' enorme differenza gustativa rispetto al bellissimo Cascina Francia.
Non me ne vogliano gli appassionati di tutto il mondo, ma a mio gusto è un barolo troppo difficile, troppo "all' antica", troppo austero
e poco concessivo.
Speravo che i decenni che hanno aiutato a smussare i tannini non avessero nascosto gran parte del frutto, dei profumi e delle emozioni che vini di questo prestigio ( e prezzo) dovrebbero regalare a piene mani.
Sono vini che, anche dopo 40 anni, richiedono cibi sostanziosi e lo stampo del produttore ( o dei 7 anni di clausura in botte grande), riesce a deturpare il Cascina Francia di tutto il suo frutto e sostituirlo con acidità graffiante e toni cupi.
Forse esce il mio lato più "femminile" in questa valutazione, ma on mi "vergogno" di eleggere il Collina Rionda a Barolo della serata e a dire che il Monfortino mi ha deluso.

P.s. Rimango della convinzione che per spese sopra i 150-200€ i vini francesi abbiano complessità e persistenze sconosciute ai vini italiani ( salvo rarissimi casi)

Flight 1 (7 notes)

Red
1971 Giacomo Conterno Barolo Riserva Monfortino Speciale Italy, Piedmont, Langhe, Barolo
Anche lui stenta ad aprirsi, è un ingresso in punta di piedi, per poi assestarsi su toni più caldi e cioccolatosi, poi sottobosco e tartufi.
In bocca è simile al 78: acidità e sapidità sono sempre in primo piano rispetto al frutto, ma qui è tutto bilanciato e non stridente come negli esempi degli anni 80.
Molto piacevole
Red
1978 Giacomo Conterno Barolo Riserva Monfortino Speciale Italy, Piedmont, Langhe, Barolo
Stenta ad aprirsi, naso più muto e compresso rispetto all 85, frutto più scuro. I toni sono più freschi, più verdi e vegetali, però tutto è molto fine e fresco, molto sussurrato.
Con il tempo esce una grande eleganza e toni vegetali di foglie di pomodoro, mi ha ricordato un vino di Margaux.
Anche qui l' acidità spicca in ingresso, ma è ben equilibrata da un frutto maturo e dal tono floreale di rose appassite.
Davvero buono. Il migliore del gruppo
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Red
1982 Giacomo Conterno Barolo Riserva Monfortino Italy, Piedmont, Langhe, Barolo
Bottiglia non perfetta, molto sedimento e naso non pulitissimo.
All' apertura sembrava in condizioni ottime, poi dopo qualche ora di lenta ossigenazione in bottiglia ha assunto aromi molto terziarizzati, assestati su note dolciastre di caffè e funghi porcini, un pò rustici e poco cristallini.
Poi esce un tono balsamico quasi pungente.
In bocca il tannino è molto morbido, ma l' acidità è stridente, nervosa e copre la dolcezza del frutto.
Il meno in forma della verticale
Red
1985 Giacomo Conterno Barolo Riserva Monfortino Italy, Piedmont, Langhe, Barolo
Il più femminile della serata, escluso Giacosa!!
Colpisce subito la nettezza del naso, con aromi molto suadenti, marasche e caramella mou. Si avverte già un inizio di terziarizzazione, ma il frutto è ancora integro e turgido. La sensazione olfattiva è davvero setosa.
Purtroppo la bocca è indietro e tradisce le aspettative, il tannino è ancora presente, l' acidità viva e il finale un pò amarognolo.
Red
2002 Giacomo Conterno Barolo Riserva Monfortino Italy, Piedmont, Langhe, Barolo
Leggermente più denso e scuro degli altri, ma alla vista dissimula la giovane età. Naso stranissimo, ti spiazza!! Semolino, yogurt e farina lattea.
Dopo un bel pò fa capolino finalmente un bel frutto croccante molto cristallino, screziato da venature balsamiche.
In bocca il tannino è più incisivo e la sensazione è leggermente più verde rispetto ai compagni più adulti, ma non abbastanza da giustificare 20 o 30 anni di differenza.
Sicuramente un barolo austero, ma che darà soddisfazioni molto prima rispetto ai parenti degli anni 70 e 80.
Miglior rapporto prezzo/divertimento e bella sorpresa
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Red
1982 Bruno Giacosa Barolo Riserva Collina Rionda Italy, Piedmont, Langhe, Barolo
Altra marcia, altra categoria, altra purezza.
Bottiglia rara in condizioni strabilianti di forma e conservazione.
Bellissimo rosso porpora scintillante, senza segni di stanchezza.
Al naso, il registro è più giovanile rispetto al Monfortino, più scattante, più puro e con grande eleganza. Una damigella in abito di pizzo.

Al palato è uno dei più grandi baroli che abbia assaggiato, pur senza strafare, senza riempire la bocca di frutto, legno e sovraestrazioni, degno del detto borgognone "persistenza senza peso".
Grande eleganza ed equilibrio, il frutto si intreccia con venature più speziate di liquirizia e polvere di caffè.
Finale in progressione dinamica, si espande in bocca come una cesta spremuta di rose appassite. Commovente
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Red
1983 Château Palmer France, Bordeaux, Médoc, Margaux
Bello bere un Bordeaux maturo e in piena forma in mezzo a Monfortini austeri, con nasi gentili e poco frutto, perchè si apprezza ancora di più la bordata di sensualità, profumi, frutto che invadono i sensi e costituiscono ciò che a mio avviso è il fulcro dell' esperienza degustativa.

Chinato, erbe aromatiche, fiori secchi, profondissimo e cangiante.
Il cilindro di un prestigiatore, da cui esce di tutto... a profusione, senza soluzione di continuità.
In bocca tanta glicerina, seta, acidità e freschezza risciacquante, persistenza da maratoneta.
Un vino completamente diverso dagli altri, forse più facile, suadente, forse troppo perfetto e "scontato", ma che non può non lasciare a bocca aperta.
Sempre un' esperienza ammaliante
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