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BORGOGNA BIANCA AL LUPO CATTIVO

Tasted January 29, 2016 by galenico with 466 views

Flight 1 (12 notes)

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2008 Domaine William Fèvre Chablis Grand Cru Les Preuses France, Burgundy, Chablis, Chablis Grand Cru
93 points
Degustato alla cieca. Dinamico, fresco e scalpitante. Mineralità e lieviti da Champagne giovane, grappa alla pera ghiacciata.
Bocca estremamente coerente con il naso. Come tutti i Grand Cru di Fèvre il legno è inesistente, il sorso è costruito su un medio corpo sorretto da acidità e mineralità con precisione al laser. finale citrino sberluccicante.
Uno Chablis da manuale.
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1996 Bonneau du Martray Corton-Charlemagne France, Burgundy, Côte de Beaune, Corton-Charlemagne Grand Cru
90 points
Degustato alla cieca. Dorato, ma ancora molto limpido. Cenni ossidativi di ottone, miele e buccia di mela al forno. Molto maturo, ma non stanco.
La bocca è sorprendentemente viva, profonda e piena. Sembra un vecchio Blanc des Blancs sgasato, in cui il frutto è trasfigurato dagli anni in una figura smilza e appuntita. Persistenza al sale amaro esplosiva e foderante.
Uno dei pochi Bonneau degli anni 90 non ossidati, a volte la fortuna aiuta gli audaci!
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2006 Domaine Jacques Prieur Corton-Charlemagne France, Burgundy, Côte de Beaune, Corton-Charlemagne Grand Cru
85 points
Degustato alla cieca. Naso un pò muto, molto soffuso e da andare a cercare. Legno sensibile. In bocca i 14,5% di alcool si avvertono sotto forma di etereità da idrocarburi, gomma pane. Sorso scomposto e, manca di eleganza, e il legno dolce è troppo invadente.
Ennesima delusione di un produttore troppo sopravvalutato
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2007 Domaine Fontaine-Gagnard Criots-Bâtard-Montrachet France, Burgundy, Côte de Beaune, Criots-Bâtard-Montrachet Grand Cru
94 points
Degustato alla cieca. Gesso, zolfo e anice si intervallano a uno ricordo efebico di primavera: orchidee e erba appena falciata. Bellissimo e di candore celeste. In bocca non può essere altro che un Grand Cru. Esplosivo, vibrante e salato. Entra con zolfo e sale e poi si amplifica ammorbidendosi, diventa quasi emolliente a ricordare l' amido del riso.
Molto elegante e imponente per essere un 2007, ma nitido e preciso allo stesso tempo, senza peso. Legno non pervenuto e finale citrino risciacquante. Un capolavoro di Criots
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2002 François Raveneau Chablis Grand Cru Valmur France, Burgundy, Chablis, Chablis Grand Cru
88 points
Degustato alla cieca. Naso molto espressivo, ma poco stratificato, si assesta su banali note di sedano e caramella mou al limone. Già al naso è maturo, burroso e dolciastro. L' ingresso è sulfureo, ma a centro bocca pare quasi annacquato e tronco. Sul finale esotico e glicerico stona una nota quasi lattica. Ennesimo vino goffo di Raveneau che non parla di terroir.
Inizio a pensare che sia un altro produttore troppo sopravvalutato
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2009 Vincent Dauvissat (René & Vincent) Chablis Grand Cru Les Clos France, Burgundy, Chablis, Chablis Grand Cru
87 points
Degustato alla cieca. Solita nota casearia dei vini di Dauvissat appena aperti, avrebbe bisogno di ore di decanter. A tratti sporco, quasi un filo di acetico di vino bianco.
In bocca è molto più preciso, salino e ben calibrato. Fiori gialli, fieno e un filo di alcool che denota l' annata solare. Il finale è molto morbido, ma manca della complessità degna di questo cru. Torna un retrogusto fastidioso di formaggio.
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2010 Bruno Colin Chassagne-Montrachet 1er Cru La Maltroie France, Burgundy, Côte de Beaune, Chassagne-Montrachet 1er Cru
87 points
Degustato alla cieca. Sventaglia tanti profumi, ma poco scandibili tra loro, manca di vibrazione minerale e precisione di un' annata da cui ci si aspetta soprattutto pulizia e nitidezza. Fa venire in mente il colore giallo dei fiori d' estate, del sole e del cotone.
La bocca è eterea, persino alcolica. Finale vanigliato un pò pétillant... forse un eccesso di solfiti?
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2011 Domaine Thomas Morey Bâtard-Montrachet France, Burgundy, Côte de Beaune, Bâtard-Montrachet Grand Cru
92 points
Degustato alla cieca. Da Magnum. Materia possente, c' è tanto di tutto. Tanto legno, miele, fiori di tanti colori, salvia cedrata, zenzero. Un vero Batard sparato!! Purtroppo come tanti Batard, spara tutte le cartucce subito e poi si affloscia perdendo un pò di precisione sul finale e dopo due sorsi ne hai già a sufficienza.
Il tempo e la materia sono dalla sua parte, credo che tra qualche anno sarà un bel vino.
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2009 Maison Leroy Chassagne-Montrachet 1er Cru Morgeot France, Burgundy, Côte de Beaune, Chassagne-Montrachet 1er Cru
87 points
Degustato alla cieca. Ricotta, zolfo, gomma, trielina. E' molto profondo, si intuisce una complessità ancora nascosta. In bocca è un vero 2009, morbidoso, quasi moscio e alcolico. Finale di legno amaro torrefatto e grossolano. Lontano anni luce dai Leroy degni di quel nome.
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2011 Vincent Dauvissat (René & Vincent) Chablis Grand Cru Les Clos France, Burgundy, Chablis, Chablis Grand Cru
89 points
Degustato alla cieca. Pungente, indecifrabile, la solita gorgonzola fastidiosa e intossicante. Necessita di ore di decanter.
Bocca acidula, citrina e un pochino cruda. Sul finale si ammorbidisce e lascia trapelare un velo dell' eleganza degna del cru. Vino da pesce.
Lontano dalla magia dell' assaggio di 15 giorni fa.... misteri o forse stasera la sfortuna di confrontarsi con mostri come il BBM di Leflaive e lo Charlemagne di Bonneau di Martray.
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2007 Bonneau du Martray Corton-Charlemagne France, Burgundy, Côte de Beaune, Corton-Charlemagne Grand Cru
95 points
Degustato alla cieca. Parte ovattato, poco espressivo e un pochino goffo... con i minuti prende fiato e si apre con garbo e consapevolezza....ma è la bocca che incanta...perché quando questo Charlemagne non è premox, è veramente un capolavoro.
Parte citrino, poi si espande a spirale con la profondità di pozzo senza fondo. E' ancora giovanissimo e scalpitante di acidità agrumata e sale, ma la souplesse con cui fodera la bocca e la riempie di impulsi è opera divina.
Vino da pesce e da salivazione grondante. Finale interminabile al latte di mandorle. Che vino..... finalmente!!
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2008 Domaine Leflaive Bienvenues-Bâtard-Montrachet France, Burgundy, Côte de Beaune, Bienvenues-Bâtard-Montrachet Grand Cru
96 points
Degustato alla cieca. Dorato, molto più pieno rispetto agli altri vini, semrba di una cilindrata superiore solo a guardarlo. E poi....Wow che naso bomba!!
Campi di ginestre con il loro miele. Poi cera di frutti esotici. E la dolcezza da perfetta maturazione del frutto. Sembra un babà al rhum. La bocca è coerente con l' esplosione olfattiva. Profonda, calda e foderante, sfaccettata e cangiante. Da starci ore. La marcia in più rispetto agli altri vini è la gradualità con cui sciorina ogni descrittore: come se una scia di gas distillasse i sapori a uno a uno, goccia a goccia, scanditi nel tempo. Piuttosto imponente e strutturato per essere un Bienvenue. Finale eterno di camomilla e limone.
il più grande Leflaive giovane mai assaggiato.
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