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MASTER BORGOGNA 2016

LA MADERNASSA RESORT GUARENE

Tasted May 10, 2016 - July 10, 2016 by galenico with 738 views

Flight 1 - GEVREY-CHAMBERTIN (9 notes)

Red
2012 Domaine Marc Roy Gevrey-Chambertin Cuvée Alexandrine France, Burgundy, Côte de Nuits, Gevrey-Chambertin
91 points
Una delle sorprese della serata!! Si riconferma domaine in grande ascesa e questa cuvee "millerandage" ha corpo e classe da vendere per un village, ottima acidità non comune ai 2012 e una gestione oculata del rovere.
Grande rapporto qualità/prezzo degno di un 1er Cru. Da attendere ancora qualche anno, ma è già armonico e ricco di sfaccettature.
Red
2009 Claude Dugat Gevrey-Chambertin France, Burgundy, Côte de Nuits, Gevrey-Chambertin
87 points
Tostato, grossolano e rozzo.... al naso già un pochino avanti, mentre la bocca è rustica. Ottimo corpo e sapidità rinfrescante, ma poca armonia tra le parti. Forse l' annata generosa non si sposa bene con lo stile opulento di Dugat. Forse con il cibo potrebbe guadagnare in piacevolezza, e ha bisogno di piatti rustici e sostanziosi. Peggior vino della serata e pessimo rapporto qualità/prezzo.
Red
2010 Domaine Armand Rousseau Père et Fils Gevrey-Chambertin France, Burgundy, Côte de Nuits, Gevrey-Chambertin
91 points
Lo stile in sottrazione di Rousseau sforna uno Gevrey atipico per corpo, struttura e finezza. Un finto semplice, dal corpo esile e tutto fatto di minuzie. Acidità degna di un 2010 che sovrasta la quota sottile di materia. Tutto fatto di ceselli e echi che si rincorrono per stupire a ogni sorso. Persistenza verticale puntiforme. Forse non vale quello che costa, non è un vino per tutti, ma da cercare e assecondare.
Red
2011 Domaine Rossignol Trapet Gevrey-Chambertin 1er Cru Petite Chapelle France, Burgundy, Côte de Nuits, Gevrey-Chambertin 1er Cru
92 points
Solito copione in finezza floreale tramata da un tannino gessoso impalpabile. Una quota di frutto dolce che fa molto bonbon.
Finora il più sensuale e zuccherato del gruppo. Direi meno Gevrey degli altri, ma ha grazia e classe da vendere. Ottimo rapporto qualità/prezzo.
Red
2007 Domaine Ponsot Griotte-Chambertin France, Burgundy, Côte de Nuits, Griotte-Chambertin Grand Cru
92 points
Naso da classico 2007, già un pochino stanco, verdura bollita, caramello e poca energia. La bocca è esile, ma non manca di presenza ed è molto più a fuoco e setosa rispetto al naso, anche se l' acidità canta leggermente fuori dal coro. Buono, molto buono, ma manca della complessità e della stratificazione di un Grand Cru, ma si sa.... dalla 2007 spesso non si può chiedere di più... e soprattutto mai fare l' errore di bere i 2007 insieme ad altri grandi vini di altra annata....
Red
2009 Domaine Bruno Clair Gevrey-Chambertin 1er Cru Clos St. Jacques France, Burgundy, Côte de Nuits, Gevrey-Chambertin 1er Cru
94 points
Altra sorpresa della serata! Il calore e la maturità del frutto di annata solare sono gestiti magistralmente, così come il legno e l' estrazione.
I fragoloni zuccherati tanto cari al domaine sono un vago ricordo e il vino assume un profilo più lirico che dilatato. Ne guadagna la finezza e la bevibilità. Grande persistenza e presenza scenica. Emozionante e non lontano dalle vette dei due maestri del Clos St Jacques.
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Red
2008 Domaine Perrot-Minot Chambertin-Clos de Bèze Vieilles Vignes France, Burgundy, Côte de Nuits, Chambertin-Clos de Bèze Grand Cru
96 points
Molto più aperto rispetto all' assaggio del 2014. Christoph è un fenomeno come ce ne sono pochi al giorno d' oggi. Esalta tutte le doti di purezza cristallina dell' annata per scolpire un Clos de Bèze aristocratico e mai strillato, con i raspi che distillano spezie orientali in un contesto di teutonica freddezza.... quasi sottile nell' incedere, ma stupisce la persistenza giocata su una potenza impalpabile, senza peso: un' eco indelebile che rimbalza in bocca. Capolavoro di eleganza assoluta.
Red
2009 Domaine Trapet Chambertin France, Burgundy, Côte de Nuits, Chambertin Grand Cru
95 points
Animale più cupo e selvatico rispetto al Clos de Bèze di Perrot-Minot. Tutto giocato sulla trama fibrosa e minerale del tannino. Di struggente sapidità amara. Perfetto esempio della mascolinità austera della vigna. Alcool e legno ancora un pochino sensibili, ma resta un capolavoro che durerà ancora molti anni.
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Red
2010 David Duband Charmes-Chambertin France, Burgundy, Côte de Nuits, Charmes-Chambertin Grand Cru
95 points
Da una parcella ottantenne nel Mazoyeres il manico di David riesce a risollevare il nome di una vigna spesso sottovalutata.
La vendemmia a grappolo intero è la marcia in più che eleva questa gemma a livelli aromatici sconosciuti agli altri vini: si parla di anestesia nasale da fiori al caramello. La bocca è di medio corpo, l' estrazione e l' élevage calibrati al millimetro e la persistenza degna di un vero vino di "Charme". Manca solo la quota di mineralità dei due Chambertin, ma credo sia ingiusto pretendere di più.

Flight 2 - MOREY-CHAMBOLLE (4 notes)

VEDI NOTE SU

CLOS DE ROSIERS 2010
HERESZTYN CSD 2010
CLOS DE LAMBRAYS 2011
RAPHET CLOS DE LA ROCHE

Red
2010 Domaine Ghislaine Barthod Chambolle-Musigny France, Burgundy, Côte de Nuits, Chambolle-Musigny
91 points
Specchio fedele dell' austerità d' antan della sua creatrice, non si abbandona a carezzevoli coccole, né tantomeno ad aromi da vaporiera orientale.
Al contrario conquista per il tratto longilineo e trama acida, che scolpisce un vero 2010 del freddo. Uno Chambolle da pesce, dritto come una spada, ma di purezza adamantina. La sua precisione accecante lo manterrà tale per almeno ancora dieci anni.
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Red
2010 Domaine Lignier-Michelot Morey St. Denis 1er Cru Aux Charmes France, Burgundy, Côte de Nuits, Morey St. Denis 1er Cru
91 points
L' inespressiva austerità giovanile, lascia spazio dopo poche ore a un profilo virgineo senza peso. Soave e floreale in ingresso, guadagna tensione nello sviluppo in progressione, per terminare con una scia vibrante di sale.
Il tocco dei raspi è ben dosato e come al solito alleggerisce la materia e ne sospinge gli aromi. Corpo fin troppo sottile, ma ricco di gusto e territorialità.
Red
2010 Jacques-Frédéric Mugnier Chambolle-Musigny 1er Cru Les Fuées France, Burgundy, Côte de Nuits, Chambolle-Musigny 1er Cru
93 points
Una sfera antiproiettili protegge il microcosmo perfetto in cui ogni parte lavora all' unisono, senza soluzione di continuità.
Non dubiterei tra tanti anni di ritrovare ancora tutto intatto, protetto dall' eleganza della sua completezza. Raro esempio di aplomb nobiliare, degno ritratto del suo creatore. Per ora conserva l' austerità classica del Fuées, preludio di espressività che arriverà solo a maturazione
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Red
2009 Domaine Bart Bonnes Mares France, Burgundy, Côte de Nuits, Bonnes Mares Grand Cru
88 points
Mescolate insieme Bonnes Mares + Terres Rouges + annata 2009 + legno da boscaiolo di Marsannay..... cosa ottenete??! :O
.....si salva la tonante persistenza vellutata degna di un Grande Cru.
Bottiglia credo non a posto

Flight 3 - VOSNE-ROMANEE - VOUGEOT (9 notes)

Red
2010 Thibault Liger-Belair Vosne-Romanée Aux Réas France, Burgundy, Côte de Nuits, Vosne-Romanée
88 points
Profilo purpureo che profuma di violette amare e ha il solito tocco rustico biodinamico dei vini base di Thibault. La bocca segue questo tocco selvatico un pò dandy, che lo rende molto pregnante ma lo allontana un pò dalla purezza che ci si aspetta da un Vosne di annata straordinaria.
Buon esempio verace e campagnolo
Red
2011 Domaine Bizot Vosne-Romanée France, Burgundy, Côte de Nuits, Vosne-Romanée
91 points
Una bomba da anestesia nasale!! Canfora, trementina, fiori e ogni genere di spezia pungente, al limite del farmaceutico. La bocca non segue l' esplosione degli aromi, altrimenti sarebbe un Grand Cru. Al contrario li asseconda fornendo uno scheletro di trama acida, tesa e filiforme, su cui danzano gli 11,5 gradi alcolici. Mostra come al solito con estrema fedeltà i caratteri di crudezza e aromaticità vegetale dell' annata, senza filtri nè concessioni al modernismo. Esempio di stordente dinamismo e unicità.
Red
2007 Domaine du Comte Liger-Belair Vosne-Romanée France, Burgundy, Côte de Nuits, Vosne-Romanée
91 points
Confermo la nota dello scorso anno. Uno dei migliori 2007 che abbia mai bevuto in assoluto. Fresco, elegantissimo, setoso e talmente ben fatto da non trovare un difetto. Forse questo è l' unico difetto che lo allontana dalla magia, ma resta un village di equilibrio ed proporzioni encomiabili.
Red
2008 Domaine de L'Arlot Vosne-Romanée 1er Cru Les Suchots France, Burgundy, Côte de Nuits, Vosne-Romanée 1er Cru
93 points
Subito ridottissimo e sulfureo, quasi non classificabile al naso. Dopo tre ore di decanter l' anatroccolo diventa un cigno ricoperto di frutta calda ed esotica, piuttosto singolare per un 2008. Solita pallida trasparenza dei vini di Arlot e trama sottile, quasi eterea, ma tutto giocato sulla persistenza infinite degli aromi. Manca la pienezza suadente della 2009, ma è ancora più scorrevole e fine. Grande grande vino da bere a secchi.
Red
2010 Maison Roche de Bellene Vosne-Romanée 1er Cru Les Beaux Monts France, Burgundy, Côte de Nuits, Vosne-Romanée 1er Cru
92 points
Fattura sopraffina e classica austerità di un Beaux Monts giovane di grande annata. Ancora primario sul frutto e poco concessivo al naso, ma il palato è di grande impatto e freschezza. Magistrale gestione della grana minerale del tannino. Tra 5 anni sarà un grande Beaux Monts. 92-94
Red
2008 Domaine Robert Arnoux / Arnoux-Lachaux Echezeaux France, Burgundy, Côte de Nuits, Echezeaux Grand Cru
92 points
Non al livello della pulizia di frutto della bottiglia dell' anno scorso. Il legno è più sensibile sul finale e l' acidità non ancora coesa all' insieme. Resta un esempio di understatement e freschezza encomiabile. Questa volta manca di un pò di emozione.
Red
2006 Domaine d'Eugénie Grands-Echezeaux France, Burgundy, Côte de Nuits, Grands-Echezeaux Grand Cru
88 points
Bottiglia spero non fortunata, perchè il vino è esattamente l' opposto di come lo ricordassi. Goffo, caramellato, legnoso e non degno della grande vigna da cui proviene... bah.... misteri!!
Red
2012 Alain Hudelot-Noëllat Romanée St. Vivant France, Burgundy, Côte de Nuits, Romanée St. Vivant Grand Cru
94 points
Perfetta dimostrazione che a oggi, la maggior parte dei 2012 sono più che aperti e da bere. Un filo di retaggio di legno al naso ( più che perdonabile per un grand cru così giovane), e naso che parte un pò in sordina, ma la bocca stupisce per la pulizia del frutto e l' esplosione incontrollabile di fiori freschi, appena colti, quasi bagnati da una rugiada di acqua purissima.
La persistenza è senza peso, e tutta rivestita di fiori. Vino immenso. 94-96
Red
2002 Domaine Château De La Tour Clos Vougeot Vieilles Vignes France, Burgundy, Côte de Nuits, Clos Vougeot Grand Cru
94 points
Non ancora maturo, ma non più infanticidio!! Stupisce l' enorme freschezza e giovinezza dell' insieme, senza avere nulla di crudo o immaturo. Enorme la complessità di frutto, terra ed erbe amare, un vero vino da meditazione.
Pieno, materico e foderante. Non ha niente di pesante, ma la presenza scenica è mostruosa. Il connubio tra opposti con il RSV di Hudelot-Noellat amplifica l' esperienza mistica!!
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Flight 4 - BEAUNE * NUITS ST. GEORGES * CORTON (4 notes)

Red
2010 Bouchard Père et Fils Beaune 1er Cru Clos de la Mousse France, Burgundy, Côte de Beaune, Beaune 1er Cru
91 points
Un Beaune da copione, merito ovviamente dell' annata di grazia. Non un mostro di complessità e montagne russe; tutto frutto rosso carnoso, bevibilità e scorrevolezza. Non manca di grip e struttura e sicuramente durerà ancora un bel po' di anni, ma è veramente ben fatto e easy, godibile oggi senza pensarci tanto. Pulizia estrema e buon rapporto qualità/prezzo. Buono buono
Red
2012 Domaine Henri Gouges Nuits St. Georges 1er Cru Clos des Porrets St. Georges France, Burgundy, Côte de Nuits, Nuits St. Georges 1er Cru
91 points
Forse la prima annata in cui è tangibile il cambio di rotta dei fratellini Gouges nell' insegna dell' alleggerimento della mano, dell' estrazione e dell' austerità. Molto primario, succoso, more di gelso e rovi. Un tocco animale e di terra bagnata molto accentuato che lo rende ancora più grondante frutto. Tannino e legno molto ben dosati e pregevole fattura della confezione finale. Per ora è davvero primario, ma già godibilissimo.
Consiglierei di attendere comunque 5 anni. 91-93
Red
2009 Domaine Chandon de Briailles Corton-Bressandes France, Burgundy, Côte de Beaune, Corton Grand Cru
93 points
Molto espressivo ed esplosivo, tanti raspi alla Prieuré Roch. Ha una selvaticità rustica molto goliardica e propositiva, la sensazione di una fattura rigorosa senza fronzoli né influssi modernistici. Già godibile oggi, ma ha la mineralità e il tannino per durare un decennio. Vino di personalità per nulla banale. Buonissimo
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Red
2010 Domaine Bruno Clavelier Corton-Rognet Vieilles Vignes France, Burgundy, Côte de Beaune, Corton Grand Cru
95 points
Rosato cristallino e traslucido, emoziona già da colore. Il naso è un' esplosione incontrollata di fiori e incenso, da anestesia recettoriale. Assaggiarlo è quasi un di più! La bocca è una filigrana tramata di sale e di equilibrio e calibrazione in ogni sua parte, dalla bevibilità sconosciuta a qualsiasi Corton. Clavelier ha prodotto dei 2010 di valore assoluto e questo è il culmine di una piramide di capolavori. Non ha nulla di Corton, e tanto di Romanèe St. Vivant. Da brivido.

Flight 5 - POMMARD * VOLNAY (7 notes)

Red
2012 Domaine de Chassorney Volnay 1er Cru France, Burgundy, Côte de Beaune, Volnay 1er Cru
85 points
Parte ridottissimo, zolfo, brett e le classiche puzzette da vin naturale senza solfiti. Ha bisogno di almeno tre ore di decanter per sfoggiare un profilo di spezie floreali e raspi. La bocca segue fedelmente la rusticità aromatica e la bevibilità è dalla sua parte. Non perde mai quel tocco di "sporcizia" contadina che attanaglia troppi vini senza solfiti. Non male, ma costa troppo e ci sono tanti altri produttori sullo stesso stile che lavorano meglio.
Red
2012 Domaine Lejeune Pommard 1er Cru Les Argillières France, Burgundy, Côte de Beaune, Pommard 1er Cru
88 points
Molto vinoso, primario, tutto ancora sul frutto. Rispetto al Volnay di Cossard di stessa annata, è molto più centrato ed equilibrato. I raspi hanno il giusto spazio, mentre la pulizia finale e il tannino sono di fattura migliore.
Discreto esempio di Pommard entry level che ha bisogno di ancora 3-4 anni di bottiglia.
Red
1993 Domaine Lejeune Pommard France, Burgundy, Côte de Beaune, Pommard
92 points
Ramato scarico e diafano. Al naso è un pochino maturo, caramellato e arrugginito, ma la bocca è da vero Pommard old-style. Viva, acidula, ancora grintosa e quasi fresca. Corpo sottile, ma tannino graffiante e metallico. Dopo un' ora nel bicchiere stantuffava tabacco a mo' di un vecchio Péssac. Che meraviglia!!
Red
2010 Camille Giroud Volnay 1er Cru Caillerets France, Burgundy, Côte de Beaune, Volnay 1er Cru
91 points
Classico frutto rosso zuccherato e medio corpo in stile Giroud. Trasparente, pulito e morbido. Molto easy going, fin troppo. Buona persistenza e fattura di qualità. Manca della vibrazione acida e della tensione della 2010 e soprattutto della mineralità e complessità del Cailleret. Comunque un buon rapporto qualità prezzo.
Red
2008 Domaine Joseph Voillot Pommard 1er Cru Les Rugiens France, Burgundy, Côte de Beaune, Pommard 1er Cru
93 points
Trasparente, invitante, ma al naso non ha la freschezza acidula del frutto che ci aspetterebbe da una 2008; al contrario i toni sono più maturi, fichi, terra rossa e pelle.: quasi più da 2007. La bocca invece è precisa, fresca e dinamica, si infiltra tra le mucose in punta di piedi, per restarci un tempo che stupisce. Il tannino emoziona per grana polverosa e arrugginita. Per gli amanti del graffio di Pommard, con finezza, discrezione, leggerezza. Buonissimo
Red
2010 Nicolas Rossignol Volnay 1er Cru Les Chevrets France, Burgundy, Côte de Beaune, Volnay 1er Cru
93 points
50% diraspato. Esplosione di raspi, spezie orientali, sanguigno e selvatico. Ha un tocco rustico propositivo e graffiante che si intreccia alla perfetta maturità della materia possente, ma mai pesante. Acidità invitante e persistenza succosa, da salivazione grondante. Buono e con quel tocco campagnolo verace che piace e conquista.
Red
2010 Comte Armand Pommard 1er Cru Clos des Epeneaux France, Burgundy, Côte de Beaune, Pommard 1er Cru
95 points
Sicuramente la migliore annata di sempre di Clos de Epeneaux. Colpisce il controllo dell' estrazione e la gestione del tannino. Profumato, elegante, e raffinato, forse fin troppo per essere un Pommard? Non sta a me giudicare se la tendenza è questa, ma è una meraviglia che non ha bisogno di essere attesa 20 anni, ma che rimarrà tale per altri 20.
Capolavoro di Leroux
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